Teramo, ecco la nuova Giunta. Il regista Marco Chiarini alla cultura VIDEO-FOTO

Una Giunta di 8 assessori e non 6 o 5 come era stato ipotizzato sino ad un paio di giorni fa, alcuni consiglieri comunali con deleghe per facilitare il compito dell’amministrazione. Maurizio Brucchi, sindaco di Teramo, ha presentato la sua nuova squadra di governo, la terza degli ultimi tempi tra rimpasti e rimpastini.

Fuori Piero Romanelli, Marco Tancredi, Giorgio di Giovangiacomo, che già si era dimesso dando un forte segnale e uno scossone alla maggioranza di centro destra, e Rudy Di Stefano. Dentro Franco Fracassa (Futuro In) ai lavori pubblici, Roberto Canzio (lista civica Insieme per Teramo) al commercio, verde e sport, e l’esterno Marco Chiarini noto regista teramano che ha avuto cultura e turismo.

Il primo cittadino, che ha tenuto per sé il bilancio, ha ridistribuito le varie deleghe con modifiche sostanziali e spacchettando quelle che erano di Di Stefano. Mirella Marchese (Forza Italia) resta vice sindaco con delega ai rapporti con le società partecipate, Eva Guardiani (Futuro In) alle politiche sociali, Valeria Misticoni (Ncd) passa all’urbanistica, Francesca Lucantoni (Futuro In) alla pubblica istruzione, Mario Cozzi (Ncd) alla manutenzione e all’ambiente. Il sindaco Brucchi, ringraziando gli assessori non confermati, ha sottolineato il ruolo importante avuto dal tavolo politico. “Mi ha aiutato e sostenuto in questa fase non facile”, ha detto il sindaco, “la volontà di arrivare a fine mandato è stata da tutti espressa”.

Una Giunta che per la verità non piace a tutti. Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale storce il muso, e in seno alla maggioranza c’è chi fa buon viso a cattivo gioco. Per Brucchi i problemi non sono mai stati di natura amministrativa. “Da un punto di vista politico abbiamo avuto qualche problema”, ha aggiunto Brucchi, “non abbiamo avuto invece problemi di natura amministrativa. Abbiamo mantenuto le 21 ore a sostegno dei disabili. Ci sono molti cantieri aperti, nelle scuole abbiamo mantenuto alto il livello”.

Fermo restando che il sindaco è convinto che questa squadra arriverà sino a fine mandato, entro il 31 dicembre si tireranno le somme del lavoro svolto dal nuovo esecutivo. E infine spiega perché è stato meglio sedersi attorno ad un tavolo con le forze politiche e non portare i cittadini al voto. “Sarebbe stato un peccato consegnare la città ad un commissario”, conclude Brucchi, “perché la presenza di un commissario prefettizio avrebbe cancellato una serie di servizi. Il nostro impegno è ora quello di migliorarla e farla crescere. Abbiamo ridotto di oltre 100mila euro la spesa per le indennità. E non è poco”. Sei mesi di tempo per invertire la rotta e ritrovare l’unità all’interno del centro destra.

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