Tortoreto, crisi in maggioranza, i “dissidenti” sono 6 e costituiscono un gruppo: il documento

Tortoreto. Sei consiglieri comunali fanno fronte comune, danno vita ad un gruppo consiliare e chiedono al sindaco di azzerare l”esecutivo e le varie deleghe e cariche.

 

Riannodare i fili del progetto politico sottoscritto nel 2014, maggiore condivisione nelle scelte nell’ottica del bene comune.

Esce allo scoperto la parte dissidente” dell’amministrazione comunale di Tortoreto. O forse sarebbe il caso di dire che la frangia critica, dopo le vicissitudini dell’ultima settimana (ammutinamento in consiglio comunale e successiva revoca di due assessori), prende una posizione ufficiale. Qualche giorno di riflessione, poi in mattinata i sei (Rosita Di Mizio, Renato Chicchirichì, Rosella Di Pancrazio, Lilli Piacentini, Federico Di Lorenzo e Fabrizio Di Febo), hanno protocollato in Comune un documento politico. Una presa di posizione molto chiara. Dalla volontà, comunicata al sindaco, di creare un gruppo, alle perplessità legate all’ultimo percorso della vita amministrativa.

 

 

 

Dalle critiche sui metodi amministrativi, alla revoca di due assessori, ma anche la volontà di proseguire il percorso amministrativo, disegnato su basi nuove, ma senza perdere di vista l’obiettivo originario con il quale è nata l’attuale coalizione.

In poche parole, le assenze dell’ultimo consiglio comunale, ora, hanno anche una giustificazione politica molto chiara. Ed anche i rapporti di forza sono altrettanto chiari. Da una parte il sindaco e coloro che erano presenti nella seduta consiliare (Massimo Tarquini, Arianna Del Sordo, Lanfranco Cardinale, Daniele Marconi e Dolores Cimini), dall’altra gli altri sei. Una dualismo, forse, solo evocato nel sottobosco politico delle indiscrezioni, che ora prende forma in maniera chiara.

” Tale gruppo” si legge nel documento, ” rappresenta un valore aggiunto per la democrazia tortoretana: nasce innanzitutto con l’obiettivo di realizzare il programma elettorale con il quale ci siamo presentati agli elettori che gli stessi, votandoci, hanno mostrato di apprezzare”. Poi arriva una sorta di pungolo al sindaco. ” Ribadiamo il nostro appoggio al sindaco”, scrivono i 6, ” se anche lei continuerà ad avere a cuore il bene di Tortoreto, a perseguire il programma elettorale prendendo assieme le decisioni più importanti per la nostra cittadina. Da tempo, infatti, riscontriamo una mancanza di condivisione delle scelte politico-amministrative, una carenza nel rispetto delle deleghe conferite dallo stesso primo cittadino ad assessori e consiglieri, un allontanamento dagli obiettivi che ci eravamo dati”.

Non manca nemmeno una puntualizzazione degli ultimi avvenimenti. ” Il modo con il quale ha revocato le deleghe a due assessori (Di Mizio e Chicchirichì, ndr”, ” prosegue il documento, ” che hanno operato bene, ci lascia oltremodo perplessi sulla gestione della crisi politica, con decisioni impulsive ed immotivate. Noi crediamo al dialogo e al confronto, che il sindaco sembra evitare”.

Negli ultimi giorni, a livello di indiscrezioni (che peraltro non hanno avuto conferme), è anche circolata voce di possibili accordi con la minoranza. ” Sarebbe una cosa gravissima”, dicono, ” una mancanza di rispetto nei confronti di coloro che ci hanno votato. Come sarebbe possibile continuare nell’azione amministrativa con forze politiche che non condividono gli stessi obiettivi ?”.

Da parte del “nuovo” gruppo si parla senza mezzi termini della volontà di rilanciare l’azione amministrativa, ma che ora non può non passare dall’azzeramento delle giunta delle deleghe di tutte le cariche alla luce delle ultime novità.

Su richiesta del sindaco, anche a riconsegnare le varie deleghe.

 

 

 

 

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