Controguerra, centro La Formica: nessun rinvio chiusura scuola

IMG_3549Controguerra. “ Nessun impegno è stato preso dal sindaco di Controguerra per posticipare la chiusura dell’edificio che ospita il centro diurno la Formica, anche perché una proroga in questa direzione non poteva essere concessa, vista la pericolosità dell’edificio”.

 

Suona come parziale smentita la recente presa di posizione del vice-presidente della Provincia, Renato Rasicci, che nei giorni scorsi aveva annunciato, al termine di una riunione, l’ipotesi che i termini della chiusura della vecchia scuola di Controguerra (urgono dei lavori di ristrutturazione perché la struttura è pericolante) potessero essere prorogati. La puntualizzazione arriva dall’associazione genitori diversamente abili L’Ape, che sulla questione ha diffuso una nota in certi passaggi anche critica. “ Definire la sortita del vice-presidente Rasicci”, si legge nella nota, “ speculare e priva di fondamento sono le uniche parole diplomatiche che possiamo dire. Nessuna riunione è stata fatta con il sindaco Mauro Scarpatonio, che tanto meno ha preso nessun impegno in tale direzione. Vogliamo solo che i nostro ragazzi non vegano lasciati soli ed abbandonati, perché sono stati già privati, dalla nascita, delle gioie della vita. Chiediamo, senza fare del vittimismo, una struttura dove possano sviluppare le loro doti e socializzare. Per questo rigettiamo ogni atteggiamento utilizzato per accrescere la propria immagine politica, sfruttando il bisogno di chi, invece, deve avere delle certezze”. La vicenda del centro diurno La Formica è noto da tempo. I ragazzi, da sei anni, sono ospitati in una vecchia scuola di Controguerra, edificio, però, fatiscente, che necessita di essere ristrutturato, ragione per cui il sindaco ha già comunicato l’immobile chiuderà i battenti nelle prossime settimane per gli interventi di rito. I ragazzi ospitati nel centro, però, al momento non hanno un’alternativa: i tempi di fruzione del centro Elios di Colonnella non sono ancora certi, mentre la scuola di Controguerra (ora i ragazzi sono al mare) di fatto è già chiusa. “Ringraziamo chi fino ad ora ci ha aiutano e ci aiuta per far ottenere ai nostri figli” scrivono i genitori, “ ed agli operatori della Cooperativa “La Formica”, la struttura di proprietà della Asl di Teramo: il centro Elios di Colonnella. Ai politici della nostra Provincia chiediamo un loro costante impegno per adoperarsi  per la risoluzione del problema e al Direttore Generale Dott. Molinari l’atto della consegna della struttura Centro Elios di Colonnella. Al Presidente della provincia e all’assessore ai Servizi Sociali, per quanto di loro competenza, di coinvolgere tutti i rappresentanti della nostra Provincia nelle istituzioni per aiutarci per la consegna dell’ edificio di Colonnella”.

La replica di Rasicci. “ Non ho bisogno di avere nessuna visibilità politica. Mi sono attivato, per l’istituzione che rappresento,con il solo obiettivo di risolvere un problema”. Tirato in ballo nella vicenda del centro diurno La Formica, dai genitori dell’associazione L’Ape, Renato Rasicci, vice-presidente della Provincia, giudica gratuite ed ingenerose le critiche che gli sono piovute addosso. “ Non accetto il tono con il quale mi si rivolgono certi appunti”, sottolinea Rasicci, “ anche perché le accuse non sono veritiere. Prima di comunicare ufficialmente quello che era il percorso, ho sentito telefonicamente il sindaco di Controguerra, che ha dato la sua disponibilità a differire i termini della chiusura dell’attuale struttura, in modo da definire le pratiche per il trasferimento dei ragazzi a Colonnella. Se la Provincia, e il sottoscritto, non devono farsi carico di certe problematiche, che ce lo dicessero: non ci occupiamo del problema, anche perchè non ho certo bisogno di visibilità politica”. Tornando all’origine del problema, va ricordato che per il prossimo 20 agosto è convocato, dallo stesso Rasicci, un tavolo tecnico con il manager della Asl, Mario Molinari e con il sindaco di Controguerra, Mauro Scarpatonio. “ Ho già fornito rassicurazioni in merito” dice Scarpantonio, “ se in occasione del tavolo tecnico sarà illustrata tutta la documentazione utile per il trasferimento del centro diurno a Colonnella, non ci sono problemi per prorogare la chiusura della scuola di Controguerra, per il tempo strettamente necessario per definire tutti gli aspetti logistici. In caso contrario, però, l’edificio sarà definitivamente chiuso”.

 

 

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