“Dopo aver speso in asfalti buona parte del mutuo di un milione di euro contratto dalla precedente amministrazione la Giunta Quaresimale mette in bilancio un altro mutuo da un milione e quattrocentomila euro per realizzare opere non proprio necessarie”.
Il rilievo arriva dal consigliere di minoranza al Comune di Campli, Giovanni Giusti dell’associazione CamPolis –
Ad eccezione del ponte sul fosso Goscio, sottolinea Giusti, dove peraltro hanno già speso ingenti somme per realizzare un’opera che adesso dovranno demolire, gli altri sono tutti interventi non urgenti che, una gestione prudente e parsimoniosa dell’Ente, preferirebbe finanziare di anno in anno con avanzi di bilancio e non contraendo debiti a carico dei cittadini. Non a caso, il Regolamento comunale di contabilità, approvato nello stesso consiglio del 30 novembre, prevede il ricorso all’indebitamento esclusivamente per il finanziamento delle spese di investimento.
“Lo stesso Sindaco”, si legge nella nota, “ha dichiarato pubblicamente di aver pagato il debito Tempera per 400.000,00 euro, ma l’affermazione non è corretta, perché la verità è che ha impegnato i cittadini a pagarlo (sempre con un mutuo) nei prossimi vent’anni! Impegnandoli a pagare gli errori fatti dalle amministrazioni che si sono succedute alla guida del municipio, in alcune delle quali era presente anche lui in veste di assessore”.
L’altro aspetto evidenziato, è quello dell’uso degli impianti sportivi.
“Il Comune pare attraversi una fase di espansione economica”, dice, ” aderendo a tutte le iniziative dando in concessione gratuita il palazzetto dello sport alle due maggiori società di basket cittadine (entrambe strettamente legate all’attuale maggioranza) e a società teramane che, piuttosto che pagare a casa loro, hanno trovato più comodo venire a giocare gratis a Campli. Informo che il palazzetto dello sport costa ai cittadini circa 70.000,00 euro annui in spese di gestione.
Noi dell’associazione CamPolis riteniamo che i soldi pubblici vadano spesi con moderazione e con la massima oculatezza: non una frenetica attività di iniziative estemporanee senza nessuna pianificazione o condivisione con la cittadinanza, ma una programmazione partecipata che metta i cittadini nelle condizioni di capire quali obiettivi e futuro per la nostra cittadina”.