Teramo, le opposizioni chiedono a Brucchi di staccare la spina

Staccare la spina e terminare al più presto la catastrofica esperienza del Brucchi bis. Questa la richiesta che arriva dalle opposizioni che, ciascuna a suo modo, vedono giunto oramai al capolinea il percorso dell’attuale giunta.

Una “ingovernabilità totale” come la definisce il capogruppo del Pd al consiglio comunale, Gianguido D’Alberto, un’esperienza amministrativa “che si preoccupa solo dello sbando della sua Giunta e non dei problemi della città”.

“I disorientanti riposizionamenti di queste settimane e di questi giorni”, scrive D’Alberto, “costituiscono, da un lato, la inevitabile reazione di parte della maggioranza alle false promesse di rimpasti e rimpastini con cui il sindaco Brucchi ha maldestramente cercato di tirare avanti e di tenere insieme i cocci di un sistema ormai frantumato, e, dall’altro, la confusa preparazione al dopo Brucchi, ulteriore incontestabile sintomo che questa esperienza politica è ormai finita”.

“Un’amministrazione che ha i mesi contati”, ha detto il consigliere del Movimento 5 Stelle, Fabio Berardini, “considerato che l’unica cosa che è riuscita a fare fino ad oggi è stata quella di aprire alcuni cantieri con soldi europei”.

E rimarca l’elevata tassazione, gli investimenti nulli per il turismo e il commercio, le zero idee per la valorizzazione della città e tanti incompetenti a gestire il settore cultura, con i milioni di euro di debiti spalmati nei prossimi 30 anni. Berardini, inoltre, sottolinea come siano state bocciate “senza discussione e senza motivazione” le proposte dei 5 Stelle, con l’auspicio che questa esperienza termini presto, visto che “alcuni consiglieri già stanno abbandonando la barca che affonda”.

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