Teramo, nuovo teatro. Napolitani (IdV): “Per sindaco teramani incapaci di capire”

vecchio_stadio_teramoTeramo. “La verità è che, per il sindaco, la democrazia e la gestione oculata della cosa pubblica sono argomenti di poco interesse e quel che è più grave ed offensivo è che considera i propri cittadini incapaci di capire”.

Sono le dure parole di Fausto Napolitani, esponente IdV di Teramo, che interviene in merito agli ultimi sviluppi relativi all’abbattimento del vecchio stadio comunale. Il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, ha infatti annunciato l’impossibilità di istituire il referendum a causa della mancanza del regolamento. La certezza sarebbe venuta dalle risposte fornite dal ministero dell’Interno.

“Purtroppo per il sindaco” interviene Napolitani “le cose in realtà non sono come le ha illustrate e qualunque studente appena esperto di diritto amministrativo avrebbe certamente evitato di fare simili asserzioni. La pubblica amministrazione ha l’obbligo di portare a termine i procedimenti amministrativi e quello relativo al referendum è un procedimento che si è originato con la raccolta delle firme. Se la mancanza del regolamento è un ostacolo, il sindaco ha il dovere di rimuoverlo dotandosi di questo strumento. L’azione non è difficile”.

Secondo Napolitani, anche le giustificazioni relative ai tempi stretti per l’aggiudicazione della gara sarebbero altrettanto prive di fondamento, “in quanto” spiega in proposito “la stazione appaltante ha la facoltà di modificare i termini a suo piacimento, sempre che esista un valido motivo oggettivo e si ha  modo di credere che il parere di una vastissima parte della cittadinanza lo sia a pieno titolo. Inoltre, per dovere di cronaca, si deve rammentare che per ragioni care ai nostri amministratori recentemente i termini di chiusura della gara sono stati modificati”.

Per quanto riguarda, invece, il problema delle penali, il politico ricorda che queste si applicherebbero soltanto a procedimento concluso con l’atto di aggiudicazione (provvedimento amministrativo). “Pertanto” ne deduce Napolitani “è inutile recitare il ruolo dell’amministrazione responsabile, non esiste alcun pericolo. Ed infine il continuo puntualizzare che nella costruzione del nuovo teatro non esistano speculazioni edilizie: anche questa è una cosa che si dimostra con i fatti. Il nuovo teatro, a conti fatti, costerà otto milioni di euro, mentre l’operazione complessiva del project financing ammonterà a 54 milioni di euro, intelligentis pauca.

 

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