Atri, nomine e incarichi Scuola Claudio Acquaviva: la replica del CdA

Atri. “Il Comitato Civico Atri non si tocca ha sollecitato delle risposte in merito alla conduzione della Scuola Claudio Acquaviva e il Consiglio di Amministrazione non intende sottrarsi, anche per amore della verità”.

Così ha replicato alle dure accuse del Movimento civico atriano, il Consiglio d’Amministrazione della Scuola per le Eccellenze, precisando innanzitutto che “la selezione dei docenti, del direttore e del consulente contabile attraverso procedura di evidenza pubblica, è stata inaugurata lo scorso anno scolastico da questo Consiglio di Amministrazione appena insediatosi. La comparazione dei curricola può soffrire delle pecche, ma la pubblicazione di un bando per quasi due mesi sui siti web del Comune e dell’Istituto Zoli, ha l’indubbio merito di consentire a tutti gli interessati di partecipare alla selezione, senza favoritismo alcuno: infatti sono pervenute candidature anche da altre regioni. Prima dell’istituzione della Scuola Civica Claudio Acquaviva, l’Istituto Zoli contava quattro indirizzi e circa 450 iscritti e stava per essere accorpato ad un altro istituto. Oggi lo Zoli conta invece tredici indirizzi, 1241 alunni, circa 180 docenti, cinque sedi, 63 classi ed è, per numero di alunni, il primo della Provincia di Teramo: la Scuola Civica ha rappresentato dunque un volano per lo sviluppo dell’Istituto Zoli e l’inizio di un percorso virtuoso che ha nuovamente reso la città di Atri riferimento culturale di un vasto comprensorio. La collaborazione tra lo Zoli e la Civica ha reso possibile la partecipazione di molti alunni a competizioni scolastiche di rilevanza nazionale e internazionale con lusinghieri risultati. Tra i primi diplomati della Civica si contano tredici alunni che hanno conseguito la massima votazione agli ultimi esami di Stato, sui quattordici totali del Liceo Zoli. I corsi estivi organizzati da questo Consiglio di Amministrazione sin dal suo insediamento, saranno quest’anno frequentati da 243 alunni, tra i quali oltre 60 provenienti dall’area metropolitana di Pescara. Le risorse finanziarie della Scuola sono limitate e giocoforza è limitato il numero di studenti che possono trovare accesso alla Scuola stessa; al momento della sua istituzione, quindi, il criterio meritocratico è sembrato il più adeguato ad evitare discriminazioni”.

Per il CdA della Scuola Acquaviva è “esagerato e non condivisibile appare inoltre il valore che il Comitato vorrebbe assegnare alla abilitazione, che non è titolo richiesto per l’insegnamento a tempo determinato (cioè anche per supplenze annuali) nella scuola pubblica; comunque il possesso dell’abilitazione all’insegnamento è stato valutato tra i titoli di merito dei candidati. I corsi di fumettistica (di nuova istituzione), di coro e orchestra e di fotografia, sono aperti a tutti gli studenti dell’Istituto Zoli, a prescindere dal merito scolastico, compatibilmente con i rispettivi impegni didattici; dunque, per rispondere al Comitato: no, la Scuola Civica Claudio Acquaviva non discrimina! La classe di concorso A043 si riferisce all’insegnamento di italiano storia geografia ed educazione civica nella scuola media inferiore, mentre il bando ha fatto riferimento esclusivamente a classi di concorso per l’insegnamento nella scuola media superiore; inoltre il Consiglio di Amministrazione ha inteso dare al corso un orientamento più spiccatamente tecnico-giuridico. Si ribadisce come il bando sia rimasto pubblicato in bella evidenza sui siti web del Comune e dell’Istituto Zoli per quasi due mesi e come, pertanto, il fatto che per la classe di concorso A019 sia pervenuta una sola candidatura sia stato puramente casuale e non voluto e d’altronde non era neppure prevedibile, infatti erano alternativamente richieste le lauree in giurisprudenza, scienza dell’amministrazione, materie economiche, scienze politiche o scienze statistiche e quindi il bando era rivolto a un ampio ventaglio di possibili candidati. Per le altre classi di concorso, sono pervenute candidature addirittura dalla Sicilia, quindi non può dirsi che il bando sia rimasto noto a pochi. L’assegnazione del punteggio minimo a coloro che non hanno indicato il voto di laurea, non è stato un criterio confezionato ad arte e all’ultimo secondo per favorire o sfavorire chicchessia, bensì un criterio già utilizzato l’anno passato per la comparazione di tutti i curricula”.

il Consiglio di Amministrazione della Scuola Civica Claudio Acquaviva di Atri conclude: “Se il Comitato si fosse rivolto direttamente a questo Consiglio di Amministrazione, avrebbe ottenuto tutte le informazioni e i chiarimenti che richiedeva e avrebbe evitato di gettare discredito su persone incolpevoli, ma soprattutto sulla propria Città e su di una sua meritoria Istituzione.

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