Nereto, salvaguardia dei cipressi del cimitero: nuova lettera

Nereto. Non si arrende il Comitato di salvaguardia del cimitero di Nereto, che si batte per evitare il taglio dei cipressi in vista della realizzazione della bretella della Sp 259. Lavori che dovrebbero prendere il via nei prossimi giorni.

 

 

Questa mattina, infatti, gli attivisti del comitato, guidato da Galileo Foschi, hanno protocollato una nuova lettera al Comune (nota inviata anche alla Provincia, alla Forestale e al Prefetto di Teramo) per chiedere l’applicazione del Decreto ministeriale del 23 ottobre del 2014, che riguarda la tutela di alberi a viali monumentali e dunque anche dei cipressi di Nereto.
Importanza che il Comitato”, si legge in una nota, ” aveva già comunicato con una lettera protocollata in data 14 gennaio 2015, indirizzata a tutti i componenti dell’Amministrazione comunale; giorno nel quale, tra l’altro, arrivava in Municipio una PEC del Corpo Forestale di Teramo che metteva a conoscenza l’Amministrazione Comunale dell’avvenuta emanazione del decreto in oggetto.

 
In particolare, con la lettera del 14 gennaio scorso, il Comitato prospettava agli Amministratori che il decreto di cui sopra, imponendo al Comune di censire gli alberi monumentali presenti sul territorio comunale da salvaguardare come patrimonio comune, consentiva allo stesso Comune di salvaguardare i 20 cipressi del viale cimiteriale di Nereto dal rischio dell’abbattimento, per effetto dei lavori che la Provincia di Teramo sta portando avanti per realizzare una variante della SP-259. Il Comitato pubblicizzava detta novità tramite la stampa locale in data 18.01.2015, meglio precisando gli effetti positivi del suddetto Decreto Ministeriale.

 
A distanza di oltre due settimane, non risulta che gli Amministratori Comunali di Nereto abbiano posto in essere alcuna iniziativa volta all’applicazione del Decreto.
In particolare, il decreto ministeriale sull’ “Istituzione dell’elenco degli alberi monumentali d’Italia e principi e criteri direttivi per il loro censimento”, stabilisce da subito all’art. 1, “i principi e i criteri direttivi per il censimento degli alberi monumentali ad opera dei comuni, nonché quelli per la redazione ed il periodico aggiornamento, da parte degli stessi, delle regioni e del Corpo forestale dello Stato, di appositi elenchi rispettivamente a livello comunale, regionale e nazionale, fatti salvi i lavori di censimento già effettuati e le iniziative di tutela già poste in essere”.
In sostanza, tale decreto, quale effetto della Legge n.10 del 14.01.2013, definisce in modo univoco i requisiti per la qualifica di albero monumentale, e rende finalmente operative le sanzioni contro chi danneggia questo prezioso patrimonio comune, con multe dai 5 mila ai 100 mila euro, salvo che il fatto non costituisca reato.
Orbene, in ottemperanza a quanto stabilito con il suddetto decreto, il Comune ha l’obbligo, entro il 31 luglio 2015, di effettuare un censimento sul proprio territorio e stilare un elenco degli alberi e filari monumentali da salvaguardare come patrimonio comune.

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