Sant’Omero, Tar sospende dissesto finanziario, il commento della minoranza VIDEO

Sant’Omero. Parla la minoranza. Metabolizzata l’ordinanza del Tar, che ha sspeso l’efficacia della delibera di dissesto finanziario al Comune di Sant’Omero, il gruppo Impegno per Sant’Omero (raggruppamento che ha impugnato la delibera), rompe il silenzio. Il gruppo guidato da Alessandra Candelori, che ha annunciato tre assemblee pubbliche (la prima giovedì 5 febbraio), ha diffuso una nota al riguardo. Che poi è una sorta di manifesto alla cittadinanza.

 

L’intervento.

L’esito dell’ordinanza del Tar dell’Aquila, che ha accolto l’istanza cautelare relativa alla sospensione dell’efficacia della deliberazione di dissesto finanziario del Comune di Sant’Omero, non fa che confermare quanto dichiarato in Consiglio comunale dalla minoranza che aveva fortemente sostenuto che il dissesto poteva essere evitato, invitando la maggioranza a valutare strade alternative per perseguire la tutela e l’interesse della collettività.

 
Il dissesto blocca lo sviluppo dell’intero territorio con danni irreparabili per diversi anni, (riduzione dei servizi essenziali, eliminazione dei servizi non indispensabili, aumento delle imposte e le tasse nella misura massima); per questo, ci è sembrato pienamente legittimo e doveroso , come rappresentanti di tutti i cittadini di Sant’Omero, impugnare, insieme a cittadini ed ex amministratori, la delibera di dissesto, evitando quello che lo stesso Legislatore identifica come una soluzione gravissima per l’intera comunità.
Il ricorso, che ha visto la maggioranza opporsi nel tentativo di portare avanti il dissesto, è stato accolto dal TAR la cui ordinanza ha evidenziato che i presupposti della dichiarazione del Dissesto per il Comune di Sant’Omero presentano evidenti lacune di istruttoria.
La sanzione per lo sforamento del patto di stabilità è stata pressoché azzerata dallo ‘’Sblocca-Italia’’, come peraltro anticipato sui maggiori giornali prima della dichiarazione del dissesto, riducendo la sanzione da Euro 991.000,00 ad Euro 127.000,00, rateizzabili in dieci annualità.
Ed i crediti di terzi verso il Comune, quantificati dal Consiglio comunale in Euro 1.230.273,39, sono risultati quasi interamente privi dei requisiti richiesti per divenire oggetto di un riconoscimento di debito fuori bilancio. Gli stessi, inoltre, derivano da posizioni debitorie originate dalle Amministrazioni precedenti a quella di Pompizi, e direttamente corrispondenti politicamente a quella attualmente in carica.
Il TAR ha quindi confermato che provvedimenti così dolorosi per la comunità locale devono essere strettamente vincolati alla presenza dei presupposti fissati dalla legge e mai possono trasformarsi in terreno di scontro politico.

 

 

Il paese è fermo da mesi ed è ora che riprenda l’attività!!
Ringraziamo l’avvocato Carlo Costantini, per la competenza e la professionalità.
Invitiamo la cittadinanza ad intervenire alle assemblee pubbliche organizzate il 5, il 9 e il 10 febbraio su tutto il territorio del paese.

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