Martinsicuro, fonderia Veco. Riunione in Provincia per chiedere un provvedimento provvisorio di riapertura

“Per uscire dall’impasse bisogna mettere tutti attorno allo stesso tavolo”. E’ quello che ha detto il presidente della Provincia di Teramo, Renzo Di Sabatino, che questa mattina ha incontrato i sindacati per discutere la spinosa questione della fonderia Veco di Martinsicuro, chiusa da due settimane a causa di un provvedimento dirigenziale della Regione. Ed è stato fissato anche un incontro, che si terrà mercoledì prossimo alle 15, con l’assessore regionale alle attività produttive Giovanni Lolli per cercare di sbloccare una situazione che, se non risolta, rischia di compromettere gli 85 posti di lavoro.

Al termine del tavolo è stato sottoscritto un verbale congiunto inviato al presidente della Giunta Regionale, all’Arta e agli uffici regionali preposti ai controlli ambientali nel quale, fra le altre cose, si propone di “adottare un provvedimento provvisorio di riapertura” in attesa che venga definita la procedura dell’Autorizzazione integrata ambientale.

Secondo la proprietà, infatti, “nonostante gli ingenti investimento effettuati nel corso degli anni al fine di adeguare i propri impianti alle norme in materia ambientale, si rafforza la forte preoccupazione legata ad una sorta di accanimento – da parte delle autorità preposte – che da tempo si concentra sulla Veco”.

Una situazione confermata dagli stessi sindacati che chiedono “risposte concrete a fronte del consolidato clima di incertezza, dovuto, di volta in volta, ad una serie di problematiche di diversa natura che affliggono la Veco in particolare di carattere ambientale che, ad oggi ha determinato la sospensione dell’attività produttiva, il cui protrarsi potrebbe determinare gravissime conseguenze per la continuità del sito produttivo di Martinsicuro, con il rischio di pesantissime conseguenze sul piano occupazionale”.

Il nocciolo della questione riguarda il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale di competenza della Regione Abruzzo e di una relazione, contestata dall’azienda, dell’Arta. Per questo motivo, è stato richiesta l’adozione di provvedimenti temporanei ed urgenti per far riprendere, anche in via provvisoria, l’attività produttiva, sempre nel rispetto della legge.

Un concetto ribadito anche dal sindaco di Martinsicuro, Paolo Camaioni, presente all’incontro insieme al consigliere Silvano Lupacchini, che ha ribadito il proprio impegno nel voler salvaguardare la produzione e i posti di lavoro pur tutelando la salute pubblica, nel suo ruolo di massima autorità sanitaria locale.

Nel corso della riunione, inoltre, il presidente Di Sabatino ha annunciato che l’11 giugno si torna al Ministero dello Sviluppo, insieme alla Regione, con una serie di proposte da inserire nel Protocollo Vibrata-Tronto per il rilancio industriale dell’area. “Fra le le azioni da finanziare sicuramente chiederemo vi siano anche quelle destinate alla bonifica di siti industriali, un problema che sicuramente esiste e che va messo in relazione alla maggiore attenzione delle comunità rispetto alle problematiche ambientali, al disordinato sviluppo urbanistico che ha condotto ad insediamenti urbani nei pressi di aree produttive e, infine ad una rapida evoluzione legislativa. Intervenire con un’azione pubblica è doveroso anche per evitare che le problematiche che si innestano abbiamo ripercussioni negative sull’andamento occupazionale e sullo sviluppo industriale”.

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