Vertenza Selta di Tortoreto. La Regione “assente”: ora si pensa di spostare il tavolo al Mise

Teramo. Verificare se il tavolo legato alla vertenza della Selta (l’azienda di Tortoreto che si occupa di telecomunicazioni e di reti di informazione), possa essere traghettato al Ministero.

 

E per far questo serve anche un intervento delle Regione Abruzzo, oggi assente in Provincia.

E’ questo uno dei passaggi del verbale stilato in serata, al termine del tavolo provinciale relativa alla vertenza che investe il gruppo Selta e di riflesso lo stabilimento di Tortoreto dove sono occupati quasi 100 dipedenti. Molti dei lavoratori, in cassa integrazione da mesi, hanno dato vita ad un sit in dinanzi alla Provincia, mentre a Palazzo Milli c’è stato un vertice alla presenza dei sindacati, dei delegati della proprietà e di Confindustria, oltre ai rappresentanti istituzionali (il Presidente della Provincia Diego Di Bonaventura e il sindaco di Tortoreto, Domenico Piccioni).

Nel corso dell’assemblea, i sindacati hanno manifestato tutte le loro preoccupazioni rlativamente alle prospettive occupazionali del sito di Tortoreto, anche alla luce della procedura di concordato preventivo richiesta dell’azienda che ha base operativa in provincia di Piacenza. La richiesta da parte dei sindacati è anche quella di fare ricorso a qualsiasi strumenti di carattere ordinario e straordinario, anche in considerazione del fatto che Tortoreto rientra nell’area di crisi complessa.

L’azienda, da parte propria, ha ribadito nella circostanza la difficile situazione finanziaria e la necessità di ricorrere allo strumento del concordato preventivo con l’obiettivo di individuare nuovi partner finanziari. Le parti nel redigere il verbale, hanno rinnovato la necessità di un intervento da parte della Regione.

 

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