Una scuola di pelletteria ad Alba Adriatica. Diversi gli spunti dal meeting su contraffazione e modelli di distribuzione

Martinsicuro. Una scuola di pelletteria ad Alba Adriatica. Un percorso che parte da lontano e che ora raggiunge un approdo tangibile.

 

Nella terra che ha rappresentato (e che continua a rappresentare) un polo di riferimento per quanto concerne la manifattura nelle lavorazioni in pelle e nelle tendenze mode, presto troverà ospitalità una scuola di formazione e specializzazione per artigiani pellettieri. L’idea è stata annunciata ieri, a Villa Rosa (Hotel Villa Luigi) nel corso del meeting sulla contraffazione e sulle dinamiche legate alle relazioni commerciali in tema di distribuzione. Il progetto della scuola per pellettieri è stato pianificato dal consorzio Atea, eccellenze artigiane, del presidente Francesco Palandrani. La scuola aprirà i battenti prima dell’estate e prende forma anche dall’esigenza di garantire al settore un ricambio generazionale, ma non solo.

 

La notizia della nascita della scuola, in ogni caso, ha rappresentato solo un piccolo passaggio dell’importante meeting mattutino, promosso dallo stesso consorzio in collaborazione con la Camera di Commercio di Teramo (presente nell”occasione Salvatore Florimbi).

Di assoluto livello il parterre dei relatori. Da figure che gestiscono fiere moda importanti (Elena Salvaneschi e Carla Costa), alle forme di sensibilizzazione contro la proliferazione della contraffazione (Rita Annecchini) e ad esperti internazionali di marketing come Daniel Agis.

 

Alla giornata di approfondimento erano presenti anche gli studenti degli istituti tecnici di Sant’Egidio e Roseto degli Abruzzi. Convegno al quale hanno fornito il loro contributo anche il consigliere regionale Dino Pepe, il direttore di Confindustria Chieti-Pescara Luigi Di Giosaffatte, Massimiliano Di Saverio (lavoro e previdenza) e Giovanni Di Michele (vice-presidente di Federmoda).

 

 

 

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