Tortoreto, costretto al ricovero dopo la mancata assistenza: la vicenda

Tortoreto. “Con la scusa del Covid non vengono nemmeno a fare le visite. Invece del virus, qui si rischia di morire di fame”.

 

Sembra essere uno sfogo del momento, ma al contrario è una situazione quasi paradossale che racconta una donna di Tortoreto. La vicenda riguarda il marito, 80enne, dializzato, alle prese con un problema di alimentazione. Visto che l’attivazione, attraverso il medico di famiglia, dell’Adi di Nereto e della nutrizionista dopo un mese non ha sortito effetti. La situazione, nel frattempo, è precipitata ed è stato necessario il ricovero dell’uomo nel reparto di medicina del Mazzini di Teramo per le difficoltà di essere alimentato a casa.

La vicenda. L’uomo, con difficoltà di alimentazione, necessitava di un sondino che la famiglia ha provveduto ad utilizzare. Ma con grandi difficoltà. Servivano delle sacche e per questo motivo il medico di base ha avanzato un’impegnativa. “A quella richiesta”, racconta la moglie, “ non è stata data nessuna risposta dopo un mese. Sarebbe basta anche una semplice mail per comunicare il tipo di sacca e avremmo risolto il problema. A quel punto è stato necessario ricoverare mio marito in ospedale visto che alimentarlo era diventato impossibile. Tutto questo non è giusto”, aggiunge, “ andrò fino in fondo a questa storia”.

 

 

 

 

 

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