Tortoreto. Attorno alle vicende del cimitero prende forma una nuova protesta. Che nasce da coloro che si sono recati al camposanto e che rimbalza a livello politico.
Nel giorno di Ognissanti, infatti, si sono registrati alcuni problemi: luci perpetue spente in alcuni padiglioni, la mancanza di operatori in servizio e del custode, così coloro che avevano necessità di risolvere il problema non hanno avuto modo di interfacciarsi con nessuno. A sollevare il caso, non l’unico che investe la struttura cimiteriale, è il gruppo di opposizione Obiettivo Tortoreto. “Una situazione del genere non è mai accaduta in passato”, sottolinea Domenico Di Matteo, “ che nel giorno di maggiore afflusso al cimitero non fosse presente il custode o un operatore”.
L’incidente di percorso offre, giocoforza, lo spunto all’associazione anche di tornare a pungolare l’esecutivo su alcuni logistici e programmatori, che avevano già generato un botta e risposta tra Obiettivo Tortoreto e l’amministrazione comunale. “L’ennesimo proclama dell’amministrazione è aria fritta”, si legge nella replica. “ Ad oggi non c’è ancora nulla di concreto sul cimitero. Numerose famiglie hanno contattato la nostra associazione per farci portavoce della loro preoccupazione in ordine a nuovi loculi, dei quali ancora non si ha traccia. Il sindaco, prima di smentirci, si documenti su quella che è la situazione”.
Meno proclami. L’associazione ribadisce che non ha nessuna volontà di polemizzare, ma di portare in evidenza una serie di preoccupazioni sul futuro del cimitero. “L’argomento è delicato”, sottolinea Domenico Di Matteo, “perché tocca gli affetti di ciascuno di noi. Vorremmo che l’amministrazione Piccioni fosse meno teorica e più pratica e ci dispiace non aver letto nulla in merito alle barriere architettoniche”.