Teramo, ricostruzione: l’Ance attacca la Regione

L’Ance Teramo interviene sul dibattito relativo all’avanzamento delle pratiche di ricostruzione.

“Ancorchè apprezzabile l’impegno del Sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale Mazzocca – afferma il Presidente Falone – che ha anche minacciato le dimissioni dall’incarico pur di richiamare l’attenzione sui numerosi problemi della ricostruzione, riteniamo che la responsabilità dell’organizzazione dell’Ufficio sia esclusivamente della Regione, pertanto non è utile imputare la responsabilità al Governo, al Parlamento o a chiunque altro”.

“Ora non ci interessa quali siano state o quali possono essere le problematiche che impediscono di pervenire all’anzidetto risultato – prosegue -ma alle imprese, ai tecnici, alle famiglie ed a tutti coloro che hanno a cuore il bene del territorio, interessa l’avvio concreto della Ricostruzione ed il ritorno alla normalità, prima che interi paesi si spopolino definitivamente con danni incalcolabili per tutti. Non vorremmo, infatti, che l’imminente campagna elettorale per il rinnovo degli Organi regionali trasformi questi temi in terreno di scontro politico. L’emergenza sisma/neve dovrebbe suggerire a tutti la più ampia collaborazione istituzionale; nessuno può infatti negare che l’auspicio maturato due anni fa era quello di riportare prima possibile le famiglie nelle proprie case e le aziende di nuovo produttive, almeno per i danni lievi. Ma tutto ciò non è successo e questo è una dato di fatto”.

“La Regione piuttosto ricerchi una soluzione nel più breve tempo possibile visto che già con la delibera 326 del 18 maggio 2018, la stessa Giunta regionale ha ritenuto necessario l’ampliamento – con sollecitudine – dell’organico dell’Ufficio Speciale a 50 unità dagli attuali 28, personale che deve essere “in possesso delle necessarie capacità professionali” come recita la prima Ordinanza commissariale del 2016”.

E conclude: “Molte aziende ancora oggi non sono state pagate, a conferma che la credibilità delle istituzioni pubbliche non si afferma con gli annunci ma con atti concreti che ci aspettiamo vengano compiuti rapidamente, anche per quanto attiene l’organizzazione dell’apparato della Ricostruzione. Certamente non ci stancheremo di stare al fianco delle imprese e di denunciare le distorsioni del sistema”.

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