Teramo, disturbi alimentari: sono le donne a soffrirne di più

Un importante incontro sui disturbi dell’alimentazione è in programma domani a Roma, presso l’Istituto Superiore di Sanità. L’incontro è rivolto ai ricercatori, ai rappresentanti istituzionali e agli operatori della Sanità che si occupano di questa problematica, con lo scopo di favorire lo sviluppo di procedure, iniziative, strumenti ed azioni di programmazione per la cura delle persone affette da queste severe patologie, e per integrare le “Linee di indirizzo nazionali per la riabilitazione nutrizionale nei disturbi dell’alimentazione”.

Per la ASL di Teramo, in rappresentanza della Regione Abruzzo insieme ad un collega della ASL di Pescara, la Dr.ssa Patricia Giosuè, Psichiatra in servizio presso il Centro di Salute Mentale dell’Ospedale di Atri, siederà al tavolo dei relatori per parlare di condivisione di buone pratiche e di prospettive future, da implementare poi a livello regionale, in questo specifico ambito.

I disturbi dell’alimentazione sono un problema di sanità pubblica di crescente importanza e oggetto di attenzione sul piano scientifico e mediatico per la loro diffusione e per l’esordio sempre più precoce tra le fasce più giovani della popolazione. Secondo le stime ufficiali del Ministero della Salute, il 95,9% delle persone colpite dai disturbi alimentari sono donne.

L’incidenza dell’anoressia nervosa è di almeno 8 nuovi casi per 100mila persone in un anno tra le donne, mentre per gli uomini è compresa fra 0,02 e 1,4 nuovi casi. 
Invece, per quanto riguarda la bulimia ogni anno si registrano 12 nuovi casi per 100mila persone tra le donne e circa 0,8 nuovi casi tra gli uomini.

Già da diversi anni, l’ISS ha promosso una serie di iniziative con lo scopo di analizzare la dimensione epidemiologica del fenomeno in Italia e quindi il carico assistenziale, promuovere l’attivazione di programmi di prevenzione ed identificazione precoce, analizzare i percorsi diagnostici-terapeutici-riabilitativi mettendo a disposizione, al tempo stesso, documenti di indirizzo e linee guida da condividere con tutti gli operatori coinvolti a livello nazionale e regionale, per la cura al paziente nel tempo e nei luoghi di cura più appropriati.

“Sono sempre molto contento quando i nostri operatori partecipano a questi eventi che arricchiscono non solo loro stessi, ma tutta l’Azienda – sottolinea il direttore generale della Asl di Teramo, Roberto Fagnano – In questo caso, essere chiamati a relazionare in un  tavolo nazionale dove si decidono linee guida valide per tutto il Paese, indirizzi e prospettive future da organizzare poi a livello regionale, è un indicatore della qualità dei nostri professionisti. Non posso che esserne orgoglioso”.

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