Teramo, chiusura filiali BpB. Brandiferri: “Si penalizzano aree montane”

Si prevedono tempi duri per i lavoratori della Banca Popolare di Bari e per i cittadini dell’entroterra abruzzese. Il nuovo piano industriale dell’istituto di credito, che verrà avviato a dicembre, prevede, infatti, la chiusura di 31 filiali. 

La Consigliera di Parità della Provincia di Teramo Monica Brandiferri manifesta tutta la sua preoccupazione per le gravi ripercussioni sul territorio. “La chiusura delle filiali colpisce soprattutto la provincia di Teramo e il suo territorio montano in quanto i cittadini verrebbero privati della possibilità di fare operazioni finanziarie all’interno del proprio comune. Ma produce conseguenze negative anche per i lavoratori delle filiali che verranno dismesse, ai quali esprimo tutta la mia solidarietà – dice – Prosegue così il processo di discriminazione e di disgregazione delle aree montane, che andrebbero rilanciate per la loro forza attrattiva turistica e tutelate come un patrimonio imprescindibile per la ripresa dello sviluppo della nostra terra. Invece oggi si preferisce spogliare i borghi interni di servizi essenziali quali sono quelli forniti da una banca. Ciò determina una situazione di grave disagio per tutti i cittadini, in particolare per gli anziani che non hanno la possibilità di spostarsi in altri comuni e devono già fare i conti con una difficile realtà ma anche per gli esercizi commerciali e per le imprese operanti sul territorio. Per questo auspico che prevalga il buon senso e che venga riconosciuto il ruolo importante rivestito da una banca per la sopravvivenza dei piccoli comuni dell’entroterra”.

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