Tragedia ieri sera nel carcere di Castrogno.
Intorno alle 23 l’assistente capo coordinatore Matteo Massimo Palladino, di 54 anni, è stato stroncato da un arresto cardiocircolatorio mentre era in servizio all’interno della casa circondariale.
Il magistrato di turno, Luca Sciarretta, ha disposto l’autopsia sul corpo dell’uomo per fare piena chiarezza sulle cause del decesso. Dalle prime ipotesi, comunque, la morte potrebbe essere stata dovuta ad un infarto.
“Dopo una tragedia simile che ha lasciato sgomenti e increduli tutti, lasciarsi prendere dallo sconforto e dalla rabbia verso l’istituzione il passo è breve – fa sapere in una nota Giuseppe Pallini, segretario provinciale del Sappe – Non vogliamo pensare che ci sia stato correlazione tra l’evento morte e la negazione dei diritti soggettivi, il duro lavoro e il forte stress cui le donne e gli uomini della polizia penitenziaria ogni giorno sono sottoposti. L’amministrazione penitenziaria regionale e centrale non può più però fare finta che l’istituto teramano non sia fortemente carente di personale, che non permette il dovuto riposo psicofisico sancito costituzionalmente”.