Teramani bloccati dal Covid a Copenaghen. Il caso

Copenaghen. Una giovane coppia teramana in vacanza all’estero è rimasta bloccata nella capitale danese a causa del Covid.

Per rientrare in Italia dopo un soggiorno all’estero c’è bisogno di un tampone antigenico negativo. Il test effettuato il giorno del rientro in Italia è risultato però positivo e da qui è iniziata la disavventura per la coppia teramana. Questo il racconto di L. (ragazzo teramano):

“Questo non è un grido di aiuto perché grazie al cielo stiamo bene (siamo asintomatici) ma vuole essere un appello alle autorità competenti, a chi dovrebbe aiutarci e tutelarci come cittadini italiani.
I protagonisti di questa avventura siamo io e la mia ragazza, in vacanza a Copenaghen dal 5 al 9 gennaio.


Tutto ha inizio domenica 9 gennaio quando andiamo a fare il tampone antigenico per poter tornare in Italia. Dopo un’ora riceviamo l’esito positivo.

Presi dal panico chiamiamo subito l’ambasciata italiana di Copenaghen per capire come comportarci.
Nonostante i diversi tentativi non otteniamo nessuna risposta.

Non sapendo cosa fare rientriamo nella struttura in cui alloggiavamo e raccontiamo il tutto alla reception che ci indica come procedere per isolarci provvisoriamente nella nostra stanza.

Il mattino seguente (10 gennaio) chiamiamo di nuovo l’ambasciata ma non risponde di nuovo nessuno.

Riusciamo però a trovare il test molecolare. Dopo tante ore e altrettanti tentativi riusciamo a metterci in contatto con l’ambasciata e ci dicono solo che dovevamo seguire le autorità locali perché non il problema non è di loro competenza. In pratica ci hanno detto che dovevamo cavarcela da soli nonostante nessuno di noi due sa la lingua danese. Riusciamo comunque a fare il test molecolare e torniamo in isolamento in camera.

Martedì 11 gennaio, nel bel mezzo della notte arriva il risultato del mio molecolare (positivo) mentre quello della mia ragazza non è mai arrivato. A questo punto ci collocano nell’hotel Covid di Copenaghen.

Un altro problema è sorto quando l’hotel non poteva accettare la mia ragazza perché non ha ricevuto il referto del test. Chiamiamo di nuovo l’ambasciata per capire come trovare il tampone perso e per entrare in contatto con la sanità danese. L’ambasciata italiana risponde di nuovo negativamente: “Non possiamo aiutarvi, non è compito nostro.”

Nella tarda mattinata ci contattano dalla sanità danese per il test positivo effettuato domenica 9. Approfittiamo dunque di questa risposta e chiediamo gentilmente se qualcuno parlasse italiano. Fortunatamente nel pomeriggio ci contatta una signora danese che riesce ad aiutarci, facendo da tramite con l’hotel Covid e la sanità danese.

Tuttora siamo qui all’hotel Covid ma di certo non è grazie all’ambasciata italiana che non ci ha aiutato e non ci ha neanche chiesto le nostre condizioni di salute.”

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