Silvi. Il servizio manutentivo del Comune di Silvi chiarisce alcuni aspetti che hanno visto due alti pini sul lungomare della città al centro di una polemica social.
“I due pini che sono stati presi in considerazione – ha detto il responsabile del servizio Carlo Durante – si trovano in via Rossi e sono sotto attenta osservazione da parte del nostro Servizio. Di loro, come di altri pini del lungo viale, si è parlato tanto e non sempre con cognizione di causa. C’è, da parte di alcuni, una sorta di accanimento nei nostri confronti che, però, dà l’impressione di essere più che altro un tentativo di colpire il cane per il padrone. Le questioni politiche a noi non interessano. Noi cerchiamo di fare, al meglio delle nostre capacità e possibilità, il nostro dovere fino in fondo”.
E ancora: “Quella dei pini è una polemica che ci perseguita soprattutto da un paio di anni a questa parte. Sorvolo sugli altri tanti casi messi in discussione per specificare alcuni dettagli che possono far capire come stanno realmente le cose. I due pini di via Rossi – ha precisato Carlo Durante – si trovano in quella situazione già dal 2008 e dal 2016, come si può vedere nelle foto riprese da Google Street view. Va chiarito anche che si trovano con il fusto alto e spoglio e la chioma in cima non perché hanno subito una errata potatura negli anni scorsi, ma perché hanno perso i rami, anche quelli grandi, a causa della neve e del vento che li hanno spezzati, ragioni per le quali il Servizio Manutentivo ha provveduto a tagliarli. Sono pochi a ricordare che la grande nevicata del 2012 provocò la rottura di tantissimi rami che, giocoforza, sono stati tagliati dal tronco. E’ bene precisare che tutti gli interventi sui pini del viale marino degli ultimi anni non sono stati fatti per effettuare la loro potatura, ma esclusivamente per metterli in sicurezza”.
“E’ utile – ha concluso Carlo Durante – tenere conto che la grande maggioranza dei pini ha raggiunto una certa età che li rende deboli di fronte alle mutate condizioni in cui si trovano a vivere causate in particolare dallo smog, dai cambiamenti climatici e dagli interventi dell’uomo. E’ assurdo, infine, anche solo pensare che vi possano essere persone che odiano le piante, tanto meno quelle che hanno accompagnato la crescita della nostra città della quale sono considerate un simbolo. Continuare a recitare la litania che c’è chi “gode” nel vedere abbattuto un pino significa dire solo assurdità”.