Roseto, punto dalla “nocticula”. Costretto alle cure mediche

Roseto. Ha avvertito all’improvviso come una scarica elettrica dietro la schiena, un forte bruciore. Un turista aquilano, di 44 anni, ha dovuto far ricorso alle cure mediche per via della puntura di una medusa.

L’episodio è accaduto a ridosso del pontile, a Roseto. L’uomo stava nuotando a un centinaio di metri dalla riva quando ha avvertito la “scossa”. Ha quindi raggiunto in fretta la riva e l’amico che era con lui in spiaggia ha notato che sulla spalla aveva ancora i tentacoli della medusa, color marrone. Secondo alcuni sarebbe stato punto da una medusa della specie “pelagia nocticula”, che è rara trovare sotto costa ma che comunque vive anche in Adriatico e nel Mediterraneo più in generale.

Preferisce però acque più profonde e fresche. Probabilmente è risalita seguendo le correnti più fresche. La puntura della nocticula è molto più fastidiosa di quella che produce la cubomedusa (csrybdea marsiupialis) che si incontra molto più facilmente. La nocticula crea delle vere e proprie ustioni nel punto in cui colpisce sia con i tentacoli, sia con l’ombrello (o cappella). Quello di Roseto non sembra però essere l’unico caso in cui una medusa della specie nocticula abbia colpito.

Altri due episodi si sarebbero registrati a Cologna Spiaggia, nella zona sud. Due turisti hanno ricevuto la scarica provocata dalle nematocisti, uno al petto l’altro alla caviglia, provocando delle ferite dolorosissime.

Gli esperti consigliano in caso di punture di meduse di lavare il punto colpito con acqua di mare per eliminare le parti di medusa che eventualmente sono rimaste attaccate alla pelle del malcapitato. Mai usare l’acqua dolce. Eventualmente proteggere la parte ferita con una pomata che si può acquistare in farmacia, contro le punture di insetti, meduse comprese.

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