Roseto, casello A14 chiuso. Vertice con Aspi e imprenditori: elaborate soluzioni per il dissequestro

Risolto il problema del viadotto del Cerrano della A14, riaperto finalmente al transito dei tir, resta ora da affrontare la questione legata alla chiusura del casello autostradale di Roseto per chi è diretto verso Ancona o deve uscire a Roseto provenendo da nord.

Nei giorni scorsi, su iniziativa del consigliere comunale Simone Aloisi, i commercianti e gli imprenditori che operano a ridosso del casello avevano incontrato il sindaco per manifestare le loro difficoltà, con guadagni più che dimezzati da quando lo svincolo autostradale di Santa Lucia è stato interdetto. E avevano sollecitato il primo cittadino affinché la questione venisse affrontata con i vertici di Società Autostrade del Settimo Tronco. In tarda mattinata l’incontro con il direttore del Settimo Tronco, nella sala consigliare alla presenza degli stessi operatori.

Il casello è stato chiuso per la presenza dei famosi new jersey su un tratto di appena 20 metri. Devono essere eseguiti dei lavori per la sostituzione dei guardrail, un’operazione che non richiede per la verità tempi lunghi. Ma per la Procura di Avellino prima di iniziare le opere, devono essere adottate tutte le misure di sicurezza che al momento sono state ritenute non adeguate.

Due le strade che ora Società Autostrade intende perseguire e che sono state illustrate nel corso dell’incontro con gli amministratori rosetani e con gli imprenditori della zona. La prima è la modifica del progetto che riguarda il solo tratto di Roseto sistemando momentaneamente delle barriere mobili ad una distanza diversa da quel metro e 80 che la Procura di Avellino ha ritenuto non idonea per la sicurezza.

L’altra strada è quella di un’azione a più ampio raggio che interessa i 10 viadotti della A14, tra Abruzzo e Marche, dove sono presenti i new jersey con la procura irpina che ha disposto il restringimento della carreggiata in attesa degli interventi. A tal proposito esiste un piano di azione che lunedì prossimo verrà sottoposto al Ministero delle Infrastrutture per il via libera, prima di essere portato all’attenzione dell’autorità giudiziaria di Avellino che dovrà decidere sul dissequestro di quei 20 metri che interessano il casello di Roseto.

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