Ricostruzione: la comunità di Ponzano ringrazia Sant’Eurosia

Civitella del Tronto. La comunità di Ponzano, nella giornata di ieri, 22 aprile, a seguito del completamento della ratifica degli atti notarili per la cessione dei terreni che saranno interessati dalla ricostruzione delle case perse nella terribile frana del 13 febbraio 2017 ha deciso di esprimere la propria riconoscenza alla comunità di Sant’Eurosia.

 

Sant’Eurosia non è unicamente il solo luogo che ha messo a disposizione dei terreni per ricostruire le case ma è anche e soprattutto il luogo degli amici della comunità di Ponzano.
Sant’Eurosia è il luogo di chi negli anni 60 partiva con i Ponzanesi a cercare una condizione migliore nei paesi del nord Europa, è il luogo degli amici, di quelli che nei giorni successivi il 13 febbraio erano a Ponzano con i loro mezzi o semplicemente con le loro braccia e con i loro sguardi a stare vicino, a dare una mano sollevando scatoloni o a trascorrere minuti di silenzio al fianco degli sfollati mentre attendevano indicazioni dai vigli del fuoco.

Sant’Eurosia sarà il paese della comunità di Ponzano che non ha più una casa per questo i ponzanesi hanno scelto, in occasione delle festività della santa, di suggellare questo momento con due piccoli gesti.

Il presidente del Comitato, Ennio Ottavi, che ha ringraziato la comunità di Sant’Eurosia e ha auspicato un’accelerazione di tutte le procedure inerenti la ricostruzione, ha
ricordato l’immediato e continuo impegno dell’amministrazione comunale. Parole di gratitudine anche da Antony Corindiani in rappresentanza della comunità di Sant’Eurosia, parole incise su una targa ricordo che è stata donata agli sfollati di Ponzano. Il Comitato Ponzano 13 02 ha invece consegnato alla comunità di Sant’Eurosia una pregiata opera di ceramica dipinta dell’artista civitellese Mario Ronchi.

 

L’opera a forma di uovo e raffigurante San Michele Arcangelo rimarrà nella chiesa di Sant’Eurosia a voler ricordare l’augurio da parte dei Ponzanesi che il bene possa sempre
prevalere sul male. Non è mancato all’appuntamento Graziano Marcovecchio, presidente Pilkington Italia che, con parole di stima, ha rinnovato la sua vicinanza alla comunità di Ponzano e ha sottolineato quanto, di questi tempi, “sia raro sentir parlare di comunità che accolgono” riferendosi a Sant’Eurosia.

Prima delle conclusioni di Ottavi ha preso la parola la Sindaca Cristina Di Pietro che ha illustrato lo stato dell’arte dei lavori, l’imminente avvio delle opere di urbanizzazione e il necessario completamento delle singole progettazioni dei tecnici incaricati dai privati. A moderare gli interventi, il vicesindaco Riccardo De Dominicis, ponzanese anche lui che all’atto dello scambio dei doni tra le due comunità ha stento ha trattenuto le lacrime.

Grazie alla collaborazione volontaria dell’associazione A.R.I.A. nel cielo di Sant’Eurosia si è levato un grande cuore rosso a simboleggiare la gentilezza della comunità di Sant’Eurosia e ad augurare la forza necessaria ai cuori degli sfollati per sostenere gli anni di attesa e di fatica. Nello stesso momento, le due comunità hanno condiviso la volontà di acquistare e installare proprio a Sant’Eurosia un defibrillatore a servizio dei cuori, quelli fisici, che troppo spesso, fermandosi improvvisamente hanno privato le due comunità di persone care.

 

È seguita la celebrazione eucaristica, presieduta da padre Gabriele, e un piccolo momento
conviviale.
“La comunità sfollata di Ponzano attende ormai da sei anni di poter riavere una casa”, sottolinea in una nota Stefania Tortu a nome del comitato Ponzano 13 02. “Nonostante il
massimo impegno di tutti e la collaborazione sempre proficua da parte della cittadinanza si attende ancora la prima ruspa a Sant’Eurosia. Nel frattempo, lo spirito unitario dei ponzanesi ha contagiato anche i tecnici incaricati della ricostruzione delle singole abitazioni. I tecnici, infatti, con il preziosissimo supporto dell’Ufficio Speciale della Ricostruzione guidato dall’infaticabile direttore, il dottor Vincenzo Rivera, hanno dato vita a un virtuoso lavoro di squadra che favorirà la velocizzazione delle opere private.

La virtù più grande resta comunque la prevenzione affinché mai più nessuno sia costretto a lasciare la propria casa da un momento all’altro”.

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