Promozione, il Martinsicuro iscritto al campionato. Ma il nuovo gruppo esce di scena. Tutte le novità

Martinsicuro. I fatti nuovi delle ultime ore sono almeno tre. L’Asd Martinsicuro si  iscrive, nei termini, al prossimo torneo di Promozione, ma il nuovo gruppo si defila.

 

Esce di scena e le operazioni vengono assicurate dal vecchio gruppo societario.

A perfezionare le pratiche di natura burocratica (che in ogni caso andranno integrate nei prossimi 10 giorni), infatti, è la vecchia dirigenza biancazzurra. Quella che nelle scorse settimane aveva passato la mano. Come emerso ieri, però, l’iscrizione era a forte rischio per il disimpegno del nuovo gruppo dirigenziale.

Di fronte alla prospettiva di far calare il sipario definitivamente sulla storia calcistica truentina, lunga 55 anni, la vecchia società in mattinata ha iscritto la squadra al prossimo torneo di Promozione.

Ora, ovviamente, si aprono nuovo scenari anche alla luce delle difficoltà economiche che si erano manifestate già la scorsa stagione e programmare, anche sul piano sportivo, la prossima stagione.

 

E mentre il vecchio gruppo dirigente iscriveva la squadra, coloro che erano in predicato di rilevare il tutto e avviare un nuovo progetto, in maniera ufficiale, rinunciavano a tutta l’operazione.

In una nota il gruppo Di Paolo, infatti, ha motivato l’uscita di scena. Manifestando amarezza per l’esito di tutta la progettualità, ma non lesinando qualche stoccata in relazione ad alcuni ostacoli incontrati strada facendo. Che poi sarebbero alla base del disimpegno, prima dell’iscrizione della squadra.

 

La nota del gruppo Di Paolo

 

 

“Rinunciamo alla guida della Asd Martinsicuro calcio. Siamo amareggiati.

la giusta sensazione è amarezza”. A parlare è Americo Finucci, direttore generale della cordata A. Di Paolo Spa.

 

“La nostra idea di sviluppo sportivo”, si legge, “è iniziata circa tre mesi fa valutando l’acquisizione della società sportiva retrocessa nel campionato di Promozione. La nostra intenzione era di effettuare un cambio di marcia orientato ad una rapida risalita della società e un riassetto globale delle posizioni con uno sviluppo rivolto a tutte le attività sportive a 360 gradi.

 

Inizialmente abbiamo presentato un progetto per un forte investimento, atto a realizzare un complesso sportivo denominato la città dello sport che avrebbe incluso oltre alla riqualificazione delle strutture esistenti, anche la realizzazione di un impianto per il nuoto sportivo e riabilitativo.

 

Sicuramente un progetto che avrebbe portato occupazione e visibilità a tutto il territorio. La disponibilità iniziale da parte dell’amministrazione ci aveva fatto ben sperare per la realizzazione di un sogno che, permettetemi, non era solo il nostro. A distanza di tanto tempo quello che ci è capitato sa di inverosimile.

 

“Non solo ci siamo sentiti abbandonati da parte delle autorità”, prosegue la nota, “che non hanno mantenuto né la forma né tantomeno la sostanza, ma siamo stati assaliti verbalmente da persone esterne alla società con minacce e insulti che, seppur senza colpa, sono stati rivolti a noi. Un fuggi fuggii generale di personaggi che hanno pensato a sé stessi e non ai colori della città. Fantomatici collaboratori che non si sono fatti avanti, anzi, hanno portato le loro azioni: aspettare che la gloriosa Martinsicuro sparisse.

 

 

Chiedo immensamente scusa alle mamme e ai papà che ho incontrato a cui era stato presentato il programma di crescita del plesso sportivo, a tutti i giovani calciatori e a tutti i bambini della scuola calcio a cui non potrò mantenere quanto promesso, a tutti quei calciatori di primo ordine che ho contattato nell’intenzione di creare una squadra forte pronta subito a vincere. Al mister Andrea Natali, compagno di fatica nella campagna acquisti, agli allenatori che ho conosciuto e a tutte quelle persone che ci sono state vicine.

 

Ma un grazie lo rivolgo personalmente a Fabio Di Paolo della A.Di Paolo Spa. Caro Presidente evidentemente hanno mal intrapreso la differenza tra speculazione e investimento. Un giovane imprenditore come lei che voleva fare dello sport un’occasione di opportunità per la collettività. Non siamo stati capiti. Passiamo ad altro. Sarai Presidente altrove ed io ti seguirò”.

 

 

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