Nei giorni scorsi, in provincia di Teramo, si è conclusa la sesta edizione del progetto “PretenDiamoLegalità”, iniziativa realizzata dalla polizia di Stato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione al fine di promuovere la legalità, attraverso i temi del rispetto delle regole, del corretto utilizzo di Internet e dei valori della Costituzione che, insieme all’amicizia, alla libertà e alla solidarietà, rappresentano le basi per la crescita dei cittadini di domani e per la costruzione di una società responsabile.
Anche quest’anno le scuole primarie e secondarie della provincia hanno aderito con entusiasmo. Personale specializzato della locale Questura, della Sezione Polizia Stradale di Teramo e del Commissariato di P.S. di Atri, con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Provinciale, ha incontrato studenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado di Pineto (Istituto Comprensivo Giovanni XXIII), Teramo (Liceo Classico Melchiorre Delfico, Istituto Pascal-Comi-Forti, Istituto Comprensivo Teramo 4 di San Nicolò a Tordino), Nereto e Sant’Omero (Istituto Comprensivo Nereto-Sant’Omero-ToranoNuovo), Martinsicuro (Istituto Comprensivo Sandro Pertini), Atri (Istituto Superiore Adone Zoli) e Canzano (Scuola Primaria).
Le problematiche connesse all’uso dei social media, le insidie presenti nella rete, le devianze giovanili – quali le baby gang e bullismo – e la violenza di genere sono i temi che hanno suscitato maggiormente l’interesse dei giovani studenti.
Al progetto è stato abbinato un concorso, destinato alle scolaresche che vi hanno partecipato, alle quali è stato proposto di predisporre un elaborato sulle tematiche affrontate. I lavori, costituti da testi, disegni, fumetti, video e spot sui temi sviluppati, sono stati valutati da una commissione composta da esponenti della Polizia di Stato e dell’Ufficio Scolastico Provinciale. Alcuni elaborati concorreranno a una successiva selezione a livello nazionale.
Nelle foto i lavori realizzati dalla scuola primaria di Canzano e dall’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII di Pineto.