Nuove norme sulle slot machine: il Comune di Teramo mette in guardia gli esercenti che le possiedono

L’amministrazione comunale di Teramo, su impulso dell’assessore al Commercio Antonio Filipponi, sta inviando una comunicazione scritta ai titolari di pubblici esercizi al cui interno sono installati apparecchi che distribuiscono premi in denaro, per informare i titolari delle stesse sale dell’entrata in vigore della norma regionale che inserisce i vincoli sulle distanze di tali strumenti dai centri sensibili.

La comunicazione rileva che l’installazione di tali apparecchi è soggetta ad autorizzazione comunale con validità quinquennale e sottolinea che il 21 Novembre prossimo andranno a scadere le autorizzazioni già rilasciate, mentre l’istanza di rinnovo andrà presentata entro il 22 Settembre 2018. Ma tale istanza sarà soggetta ad una serie di stringenti vincoli e non potrà essere rilasciata a distanza inferiore di 300 m dai luoghi sensibili che sono i seguenti: gli istituti scolastici di ogni ordine e grado; le strutture sanitarie ed ospedaliere; i centri di aggregazione dei giovani, inclusi gli impianti sportivi; le caserme militari; i centri di aggregazione di anziani; luoghi di culto; i cimiteri.

Sempre nella stessa lettera, si informa che l’ufficio ha effettuato la verifica degli esercizi autorizzati ad esercitare l’attività e di altri esercizi dove sono installati gli apparecchi da gioco (New Slot e VLT) e si ricorda che in assenza dell’autorizzazione comunale e il mancato rispetto delle indicazioni ivi indicate, comporterà l’applicazione delle sanzioni pecuniarie e verrà disposta la conseguente chiusura della sala da gioco o la cessazione del funzionamento dei citati apparecchi da gioco.

Il Sindaco Gianguido D’Alberto e l’assessore Antonio Filipponi sottolineano: “Anche in questo caso teniamo fede ad un impegno assunto nel programma elettorale. Siamo consapevoli della pericolosità di tale femomeno e riteniamo imprescindibile intervenire per arginarlo. Non siamo mossi da impulsi punitivi nei confronti di chi gestisce sale con tali apparecchi ma abbiamo l’obbligo morale e civico di tutelare chi diventa vittima del gioco d’azzardo. Riteniamo che la famiglia sia il fondamento della società e sappiamo che la ludopatia mina alla base i rapporti e la serenità familiare. I dati, poi, confermano che l’impatto sociale di tale fenomeno, è così rilevante da non poterci lasciare indifferenti, perché l’azione politica è innanzitutto la ricerca del benessere individuale e sociale”.

L’Abruzzo detiene la maglia nera nella classifica delle regioni italiane dove si pratica il gioco d’azzardo con tali apparecchi. In base all’importo pro capite destinato al gioco d’azzardo, nelle prime 10 posizioni ci sono ben tre province abruzzesi: Teramo e Pescara sono addirittura al secondo e terzo posto, dietro Prato (prima con 3796 euro) con, rispettivamente, 2472 e 2429 euro. Al decimo c’è la provincia dell’Aquila con 2204. La provincia dell’Aquila detiene un altro triste primato, quello del numero di slot machine per numero di abitanti.

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