Questa mattina è stato rilevato un nido di Caretta caretta in Area Marina Protetta Torre del Cerrano, sulla spiaggia antistante il Camping International.
Il nido, situato nella zona C1 dell’AMP al confine tra i Comuni di Pineto e Silvi, è il primo caso documentato di nidificazione nell’Area Marina protetta e il secondo in Abruzzo dopo quello di Roseto Degli Abruzzi del 2013.
Un privato cittadino che si trovava in loco ha avvistato un nido e ha immediatamente allertato la Guardia Costiera attivando quindi le procedure della Rete Regionale Abruzzese per le Tartarughe.
I Volontari del Centro Studi Cetacei sono intervenuti sul posto per mettere in sicurezza il nido e allestire un presidio.
Enti e attori della Rete Regionale abruzzese, la Ufficio Locale Marittimo di Silvi coordinato dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Giulianova presieduto dal Comandante T.V. Alessio Fiorentino, la Polizia Locale di Pineto e le forze dell’ordine, il Centro Studi Cetacei e il personale dell’AMP Torre del Cerrano stanno collaborando per assicurare la tutela del nido e per far si che questo importantissimo evento possa svolgersi in maniera controllata a vantaggio della salvaguardia delle tartarughe e dei presenti accorsi.
WWF ABRUZZO: CONSERVAZIONE DELLA NATURA PERIODO LENTO MA CHE DÀ I SUOI FRUTTI
“Il WWF”, si legge in una nota dell’Associazione italiana, “da sempre si batte perché l’area che oggi ospita l’AMP abbia le opportune tutele e le necessarie misure di salvaguardia. Anni fa venne siglato un protocollo d’intesa tra l’Associazione e il Comune di Pineto sul processo di protezione del territorio che promosse norme di conservazione specifiche, come la riduzione delle fonti luminose, proprio per proteggere le dune e dunque le specie animali, come il Fratino e la Tartaruga. Vedere oggi che quel tratto di litorale è protetto da apposite normative e della presenza dell’AMP “Torre di Cerrano” è una grande soddisfazione ed eventi come quello di oggi ricordano che la conservazione della natura è un processo che avviene con il tempo e con la costanza, ma che alla lunga dà i suoi frutti”.
“La Caretta caretta è l’unica specie di tartaruga nidificante lungo le coste italiane. Dopo l’accoppiamento, che avviene in acqua, le femmine depongono le uova su una spiaggia tra maggio e agosto. Un nido contiene mediamente un centinaio di uova che si schiudono dopo un periodo di 45-70 giorni. I nuovi nati iniziano la fase di vita in mare e torneranno sulla terra ferma solo dopo 30 anni per riprodursi. È una specie considerata “in pericolo” nel nostro Paese: è minacciata dalle attività umane, in quanto sensibile al disturbo del turismo nelle aree di riproduzione, all’inquinamento, in particolare della plastica e soffre della pesca accidentale. Si stima che ogni anno circa 150mila tartarughe marine finiscano catturate accidentalmente dagli attrezzi da pesca nel Mediterraneo e che di queste oltre 40.000 muoiano”.