Nereto, omicidio Mihaela. Codice Rosso: sentenza inaccettabile

Nereto. Una sentenza inaccettabile. Quanto vale la vita di una donna? E’ la posizione dell’Associazione Codice Rosso dopo la sentenza con la quale è stato condannato, a 21 anni di reclusione, Cristian Daravoinea, il camionista di 37 anni che nell’ottobre di due anni fa uccise la compagna Mihalea Roua a Nereto.

 

“Donne uccise da uomini, perché sono donne”, si legge in una nota. “Questo è il femminicidio.

Un massacro, a vedere i numeri. Circa 150 casi all’anno in Italia. Significa che in Italia ogni due giorni (circa) viene uccisa una donna. A nulla è servita la revisione della legge del rito abbreviato.

Lo dimostrano sentenze che non garantiscono la certezza della pena ma uccidono per la seconda volta le vittime e i familiari delle vittime.

Nessuna pena potrà restituire Mihaela e le altre vittime di femminicidio ai propri casi, ma sentiamo l’esigenza da parte della magistratura di chiedere pene esemplari e mirate a sfiduciare e non creare precedenti e di una legge a supporto dei familiari delle vittime.

Il femminicidio rappresenta una parte preponderante degli omicidi di donne, con la caratteristica della maturazione in ambito familiare o all’interno di relazioni sentimentali poco stabili.

Il coordinamento Codice Rosso uniti con i familiari delle vittime presenterà la richiesta di istituire garante per i familiari delle vittime.

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