L’ultimo saluto ad Antonio Straccialini, il rosetano ucciso da uno squalo tigre in Colombia

Le braccia al cielo, lo sguardo felice. E’ la foto che ritrae Antonio Straccialini, il rosetano di 56 anni ucciso a seguito dell’attacco di uno squalo tigre nelle acque di San Adrés in Colombia il 19 marzo scorso, sistemata sul feretro.

Il dolore degli anziani genitori, della sorella, del cognato, di tantissimi amici che hanno affollato la chiesa Sacro Cuore a Roseto per l’ultimo saluto al giramondo Tonino, l’uomo della camminata record per 24 ore consecutive negli anni Novanta. Don Paulo, che ha celebrato le esequie, lo ha definito uomo del mondo.

Al termine del rito funebre, fuori dalla chiesa, sono state lette due poesie, una scritta dagli amici italiani che vivono in Australia, che conoscevano bene Antonio visto che trascorreva sei mesi l’anno a Sidney lavorando come cameriere. L’altra da una donna, Andrea, che Antonio aveva conosciuto in Messico, durante uno dei suoi tanti viaggi in giro per il mondo negli altri sei mesi dell’anno.

Dopo la benedizione, il feretro di Antonio Straccialini è stato accompagnato nel suo ultimo viaggio. Le spoglie dell’uomo del mondo riposeranno nel cimitero monumentale di Roseto.

 

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