La Regione sblocca i fondi per le Asp: anticipo di 1 milione per quella di Teramo

Teramo. Ammontano a 3 milioni di euro le risorse finanziarie destinate alle Aziende di servizi alla Persona (Asp) presenti sul territorio regionale.

 

Lo rende noto l’assessore alle Politiche sociali Pietro Quaresimale dopo che gli uffici regionali hanno perfezionato gli ultimi atti amministrativi di assegnazione delle risorse e, in un caso anche di liquidazione del contributo assegnato. “Si tratta – spiega l’assessore Quaresimale – dell’avviso pubblico del novembre scorso che metteva a disposizione della 6 Asp regionali un contributo straordinario di 3 milioni di euro per far fronte alle spese legate all’adozione di misure per contenimento della diffusione del virus.

 

Le attività che abbiamo finanziato – aggiunge l’assessore – riguardano il settore dei servizi socio assistenziali alla persona erogati in strutture residenziali, proprio perché sappiamo che gli sforzi economici più significativi delle Asp regionali si sono concentrati, in chiave di prevenzione, soprattutto in quelle strutture, prevendendo uno specifico intervento nella legge regionale del Cura Abruzzo 1”.

Per ogni Asp i contributi sono stati quantificati in proporzione al numero dei posti letto certificato. Per un’azienda si è poi provveduto, contestualmente all’assegnazione delle risorse, alla liquidazione delle stesse. “Si tratta – aggiunge l’assessore alle Politiche sociali – dell’Asp di Teramo 1, alla quale è stato trasferito un anticipo di un milione di euro in ragione della situazione di criticità che sta vivendo.

 

È chiaro che gli uffici regionali del Servizio Sociale provvederanno al trasferimento delle somme immediatamente dopo che le Asp avranno prodotto la documentazione richiesta nell’avviso. Mi preme sottolineare in questa sede – conclude Pietro Quaresimale – che l’erogazione di questo contributo straordinario non vuole essere l’unico aiuto concreto alle Asp regionali che vivono un momento difficile a causa anche della situazione debitoria accumulata negli anni. Anzi, è mia intenzione avviare un confronto con i vertici delle aziende alla persona per verificare l’attuazione di piani industriali di sviluppo e rilancio e studiare azioni di risanamento del debito”.

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