La Consigliera di Parità della Provincia di Teramo Monica Brandiferri ha provveduto ad inviare al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali un rapporto, così come previsto dal Codice per le Pari Opportunità, sull’attività svolta nell’anno 2020 nell’ambito del territorio provinciale.
Dal report emerge che per la Consigliera di Parità è stato un anno intenso e pieno di lavoro, nonostante le difficoltà dovute alla pandemia, in cui sono stati raggiunti risultati importanti e significativi. “Ho ritenuto opportuno – afferma la Consigliera di Parità Monica Brandiferri – promuovere il mio ufficio in quanto, nonostante la figura della Consigliera di Parità è stata introdotta circa 30 anni fa, è una istituzione ancora poco conosciuta. Per questo motivo ho promosso la campagna di sensibilizzazione “Nel lavoro donne libere dalla violenza”, che ha riscosso un successo notevole, registrando anche l’adesione di rappresentanti Istituzionali, di enti pubblici importanti, di sindacati e associazioni di categoria e di società sportive. Inoltre in occasione della ricorrenza dell’8 marzo ho promosso la campagna “Se mi ami uccidimi di baci” per dire NO alla violenza contro le donne. Dal report emerge chiaramente che la categoria di dipendenti pubblici più discriminata in provincia di Teramo è quella degli agenti di polizia municipale, con ben nove richieste di conciliazione”.
Non solo, “sono aumentate presso il mio ufficio le denunce di discriminazioni e di violenza sessuale sui luoghi di lavoro, quest’ultima è stata denunciata non solo da donne ma anche da due ragazzi, a cui venivano richieste prestazioni sessuali in cambio del posto di lavoro. Non sono mancate richieste di aiuto da parte di donne vittime di violenza domestica, che sono state prontamente indirizzate agli uffici preposti. Sul territorio provinciale mi sono attivata concretamente per dare il mio contributo alla risoluzione di tante crisi aziendali”.
“Mi sono occupata anche di parità di genere nell’ambito delle pubbliche amministrazioni, per prima cosa invitando formalmente i Comuni della Provincia di Teramo, inadempienti, ad adottare i Piani di Azioni Positive (P.A.P.) nel rispetto della normativa vigente”, prosegue la Brandiferri. “Ho inviato una lettera invitando tutti i sindaci della provincia di Teramo a garantire l’equa rappresentanza tra uomo e donna all’interno delle giunte comunali. Per le elezioni amministrative di settembre ho monitorato attentamente la situazione in merito al rispetto delle cd. “quote rosa” nei comuni della provincia di Teramo chiamati alle urne, raccomandando a tutti i sindaci eletti di rispettare il principio della parità di genere negli organi elettivi ed esecutivi.
Durante la fase del primo lockdown ho sollecitato in diverse occasioni interventi a favore delle categorie escluse dalle misure di sostegno, tra cui colf e badanti, e ho manifestato vicinanza alle donne lavoratrici che con lo smart working dovevano lavorare e nello stesso tempo si occupavano della famiglia, chiedendo l’adozione dei provvedimenti necessari a tutelare le donne, punto di riferimento imprescindibile in ambito lavorativo e domestico”.
Per quanto riguarda l’attività istituzionale, “ho portato avanti tante iniziative: ho avviato una collaborazione con il Professor Marco Sarchiapone, psichiatra di fama internazionale, per contrastare il fenomeno dei suicidi causati dalla crisi pandemica. Ho proposto alla Consigliera Nazionale un piano straordinario per l’occupazione femminile attraverso l’incentivazione fiscale per le aziende e l’aumento del welfare territoriale.
Mi sono attivata anche per scongiurare la chiusura delle filiali della Banca Popolare di Bari, che nel nuovo piano industriale ha previsto la chiusura di 31 filiali di cui numerose in provincia di Teramo, invitando il management dell’istituto di credito a rivedere la propria scelta. Sono tante le iniziative di sensibilizzazione che ho promosso in occasione del 25 novembre, la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne: tra le altre cose ho organizzato un Premio Letterario dal titolo “E’ sempre il 25 novembre. Tutti insieme contro violenze e discriminazioni”; ho aperto un centro d’ascolto con l’obiettivo di incontrare, ascoltare e sostenere le donne vittime di violenze e discriminazioni”.