Giulianova. “Chiudere le porte del consiglio comunale ai giornalisti non rappresenta soltanto una inaccettabile compressione del diritto di cronaca.
Farlo, come è accaduto Giulianova, in occasione della discussione di una mozione di sfiducia contro il sindaco, è una plastica lesione dei fondamentali di una democrazia”.
Inizia così una nota del sindacato dei giornalisti abruzzesi che prende una posizone, netta, su quanto accaduto ieri in occasione della seduta consiliare.
“Tentare, come hanno fatto il presidente dell’assemblea Paolo Vasanella e il sindaco Jwan Costantini, di attribuire la decisione all’autorità di pubblica sicurezza e a non meglio precisate “misure covid”, si traduce infine in una fuga meschina dalle proprie responsabilità e dai doveri di trasparenza che fanno capo alla politica”.
“È appena il caso di ricordare che riunioni dei consigli comunali a porte chiuse sono previste in rari limitati casi, disciplinati dagli statuti. I cittadini valuteranno il comportamento dei loro rappresentanti istituzionali”.
Il Sindacato Giornalisti Abruzzesi condanna fermamente l’accaduto, in nome dei valori di puntualità e completezza dell’informazione. La comunità di Giulianova continuerà a essere informata su quanto accade nella casa comune dell’assemblea civica. Il presidente del consiglio, il sindaco e quanti, anche nel silenzio complice, si intestano la paternità di questa pagina di cattiva politica se ne facciano una ragione.