“Dopo la manifestazione unitaria del 2 settembre davanti all’Ambito territoriale di Teramo e dopo il sit in unitario davanti alla Prefettura di Teramo del 27 settembre, era sembrato che l’USR Abruzzo avesse intenzione di rispondere positivamente alle richieste delle scuole per un incremento dell’organico ATA. Invece in data odierna (1/12/22) l’Ufficio scolastico regionale dell’Abruzzo ha deciso di dare solo qualche posto in più di collaboratore scolastico alle scuole”.
A dirlo la FLC CGIL Teramo.
“Eppure nella premessa del documento di autorizzazione si ricorda che “le richieste di organico aggiuntivo pervenute dagli Ambiti Territoriali siano giustificate dalla necessità di garantire le necessarie condizioni di sicurezza e di incolumità degli alunni, di rispondere alle esigenze connesse alla presenza di alunni disabili nonché di assicurare il regolare funzionamento delle Istituzioni Scolastiche interessate, tenendo conto delle specifiche situazioni di disagio legate a specifiche situazioni locali”. Tuttavia l’USR dispone che per assicurare la regolare erogazione del servizio scolastico, per l’a.s. 2022/2023, basti attivare 11,5 posti di collaboratori scolastici in più”.
Di seguito la ripartizione dei posti per provincia
CHIETI 5
L’AQUILA 1,5
PESCARA 3
TERAMO 2
totale 11,5
E ancora: “Davvero poca cosa rispetto alle reiterate richieste delle scuole. Nulla rispetto al cosiddetto organico COVID degli scorsi anni. Avevamo sperato che le circostanziate argomentazioni dei dirigenti scolastici avrebbero comportato un incremento significativo dei collaboratori scolastici e del restante personale ATA. Non è così. Questi numeri non serviranno a intervenire sui diversi problemi sollevati”.
“Due soli posti in più per la provincia di Teramo sono il nulla! Proseguono, infatti, le denunce di collaboratori scolastici costretti a turni oltre l’orario d’obbligo che, in alcuni casi arrivano a 50 ore settimanali; ad orari spezzati e disarticolati; a una vigilanza non adeguata a quanto necessario, perché impegnati in altre mansioni. Insomma si scaricano su questi lavoratori i problemi delle carenze di organico”.
“Non va dimenticato che se diminuisce il numero di alunni, non si riducono gli spazi da vigilare e da pulire. Sono quasi 300 i plessi dove si eroga il servizio scolastico pubblico in provincia di Teramo. In molti di essi il collaboratore scolastico si trova solo, con l’impossibilità di essere sostituito e con l’obbligo di fare lo straordinario.
Sono molte le scuole dove si chiede ai docenti di accompagnare i bambini e le bambine al bagno, lasciando scoperte le classi. Ci saremmo aspettati una maggiore attenzione al problema che sta assumendo proporzioni preoccupanti. Insistiamo nel richiedere un intervento significativo in modo da consentire alle scuole di organizzare orari e offerta formativa evitando forzature che mettono in discussione le stesse norme contrattuali, oltre all’efficacia del servizio scolastico”.