Due ospedali di secondo livello: L’Aquila e Teramo unite per il miglioramento della sanità

L’Aquila. Una assise per due: è quella che si è svolta stamattina a L’Aquila, nella sala del consiglio regionale, alla presenza del sindaco del capoluogo di Regione Pierluigi Biondi e di quello di Teramo, Gianguido D’Alberto. Entrambi chiedono la realizzazione di un DEA – Dipartimento d’emergenza e accettazione – di secondo livello, uno a ciascuno, sul proprio territorio.

 

Hanno approvato un documento congiunto con cui chiedono una deroga al decreto Lorenzin e quindi la realizzazione dei due ospedali di II livello. Il documento sarà sottoposto questo venerdì all’attenzione dell’assessore regionale alla sanità Nicoletta Verì, oggi non presente in aula, con l’obiettivo di aprire le porte del Ministero della Salute.

Il primo cittadino de L’Aquila ha sottolineato che l’Asl aquilana si trova in sottorganico e che è necessario stringere i rapporti con l’Università i cui specializzandi sono preziosi alla sanità. Ha anche mostrato come i Comuni di L’Aquila e Teramo, uniti dallo stesso destino ”calamitoso”, siano un buon esempio e la prova che le eccellenze possono essere messe in rete in due DEA di secondo livello, rispettivamente a L’Aquila e Teramo.

Il sindaco di Teramo ha parlato di ”consiglio storico” in cui due territori chiedono il riconoscimento del diritto alla salute. Due territori penalizzati rispetto all’asse pescarese, molto probabilmente anche dalle scelte politiche compiute in passato. Il miglioramento della qualità dell’offerta sanitaria, obiettivo primario, ”oscura” il problema della localizzazione dell’ipotetico nuovo ospedale che dovrebbe sorgere sul territorio teramano. A prescindere da dove sarà collocato, secondo D’Alberto, la presenza di un nuovo ospedale con le caratteristiche di II livello, deve rimanere la stella polare.

Il plauso del consigliere e vice capogruppo regionale del PD Dino Pepe. La Regione Abruzzo ascolti le istanze e le richieste che arrivano dal Consiglio Comunale congiunto Teramo-L’Aquila tenutosi stamane e lavori per garantire ai due capoluoghi ospedali che siano DEA di II° livello, come per Pescara e Chieti, ed una sanità di livello ed al passo con i tempi in tutto l’Abruzzo. Auspico che l’Assessore alla Sanità, Nicoletta Verì, che venerdì prossimo incontrerà i due sindaci, possa trovare una soluzione in tempi brevi, nell’interesse delle comunità teramana e aquilana. Comprendo benissimo quanto quello del riordino della sanità abruzzese sia un tema complesso, delicato e per molti tratti spinoso, non di meno ritengo che, dopo che il centrodestra ha fatto tante promesse in campagna elettorale, una su tutte quella sull’ospedale di Giulianova, rimasto però semplice presidio ospedaliero di base, sia arrivato il momento di dare risposte al nostro territorio provinciale. Bene ha fatto, nel suo intervento, il primo cittadino teramano, Gianguido D’Alberto, a ricordare come il diritto alla salute deve essere garantito in maniera uguale a tutti, a questo aggiungo che non si può e non si devono mortificare due città importanti, facendo due pesi e due misure, auspico quindi si possa lavorare tutti assieme, in Consiglio Regionale, e che la Giunta apra ad un confronto vero senza consegnare atti di programmazione non condivisi con nessuno.

(Foto di repertorio)

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