Assegno unico alle famiglie con figli, a beneficiarne anche 32mila nuclei teramani

Il decreto legislativo n. 230 del 21 dicembre 2021 ha istituito in modo definitivo l’assegno unico per le famiglie con figli, definendo le regole e la procedura per aver accesso a questo nuovo e importante strumento di sostegno tanto atteso ed annunciato da molti anni.                                                               

“Ritengo fondamentale – afferma la Consigliera di Parità della Provincia di Teramo Monica Brandiferri – che l’assegno unico per le famiglie sia diventato un sussidio reale non solo per lavoratori autonomi e disoccupati ma anche per lavoratori dipendenti. In questo momento è prioritario venire incontro ai bisogni delle famiglie attraverso provvedimenti di carattere strutturale e di sistema, anche in considerazione della grave crisi finanziaria determinata dalla pandemia. Va evidenziato, infatti, che a beneficiare dell’assegno saranno 135 mila famiglie abruzzesi, di cui 32 mila teramane”.

E ancora: “Ci sono ancora degli aspetti da chiarire sulla tempistica e sulle modalità della domanda da presentare all’INPS: ad ogni modo occorre sottolineare che il termine ultimo per inoltrare la richiesta è il 28 febbraio 2022, quindi è importante attivarsi da subito per l’ISEE, che rappresenta l’unico parametro per avere diritto all’assegno unico per le famiglie”.                        

L’assegno unico mensile, che prende il posto degli attuali strumenti frammentari di sostegno alle famiglie, verrà erogato a partire dal primo marzo 2022, per i figli minorenni sarà pari a 175 euro per i nuclei familiari con ISEE fino a 15.000 euro e si ridurrà all’importo minimo di 50 euro per le famiglie con ISEE pari o superiore a 40.000 euro.

Mentre per i figli maggiorenni e fino a 21 anni spetterà un importo pari a 85 euro con ISEE fino a 15.000 euro con una graduale decurtazione fino a raggiungere la soglia base di 25 euro mensili.                   

                                                                                                                                                               “A conferma del valore sociale oltre che finanziario della misura – conclude Monica Brandiferri – non posso non citare la maggiorazione prevista per le famiglie con figli disabili, per le famiglie con più di due figli, per le madri con meno di 21 anni e per i genitori entrambi lavoratori dipendenti”. 

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