Alba Adriatica, problema movida. Il sindaco: isolare chi vuole fare cassa a danno dei giovani e dell’immagine turistica

Alba Adriatica. Da una parte le riflessioni su un fenomeno inedito, non semplice da gestire, che ha in parte stravolto il sistema di accoglienza turistico.

 

Dall’altra la condivisione delle preoccupazioni di un gruppo di cittadini e operatori turistici (incontrati in municipio dopo l’avvio della petizione) che hanno chiesto il ripristino delle normali regole della convivenza civile. In una lunga nota il sindaco di Alba Adriatica, Antonietta Casciotti, torna ad analizzare un fenomeno definito nuovo (quello del turismo giovanile e di alcune innegabili forme di degenerazione), che investono la cittadina adriatica. E pone alcuni punti fermi.

Flussi di giovanissimi si riversano sul nostro territorio in cerca di forme di divertimento notturno che fanno dell’alcool, e non solo,  il detonatore di una degenerazione della socialità che è sotto agli occhi di tutti”, analizza il sindaco. “L’abuso d’alcool e le scorribande tra ragazzi sono ormai un allarme a cui diventa anche difficile rispondere adeguatamente visto il rapporto tra il numero dei giovani presenti sul nostro territorio e quello delle forze dell’ordine deputate al controllo.

Sino al 2019 tutto è filato liscio. Poi, qualcosa è iniziato a cambiare “repentinamente” appena un anno fa per proseguire ancora nel 2021 con fenomeni di antisocialità che danneggiano sia il patrimonio pubblico che quello privato oltre all’immagine di una città laboriosa e rispettabile”.

 

L’incontro in Comune. In mattina il sindaco assieme all’assessore alla polizia locale Alessandra Ciccarelli (al quale il sindaco ha confermato la propria fiducia) e ai componenti dell’esecutivo, ha avuto un incontro con una delegazione composta da cittadini e operatori turistici e commerciali che hanno manifestato tutte le proprie preoccupazioni sulla tendenza in atto.

 

“Le forze dell’ordine, con le unità disponibili, sono presenti sul territorio e la loro presenza e’ ben visibile. Ma è chiaro che occorrono rinforzi, preso atto delle caratteristiche della nostra cittadina e della numerosa presenza di locali di intrattenimento e di somministrazione di alimenti e bevande”, aggiunge la Casciotti.

 

L’amministrazione già consapevole di questo preoccupante escalation aveva già notiziato
il Comitato Ordine e Sicurezza Pubblica, in un  precedente incontro, di questo allarmante fenomeno ed ha attivato nell’ambito delle proprie competenze una serie di azioni che vanno dalla sottoscrizione del Protocollo  “Patto per la costa sicura”, al controllo amministrativo su licenze di somministrazione di alimenti e bevande , ad una particolare attenzione  riservata al sistema degli affitti sul territorio, al potenziamento del Corpo dei vigili il cui organico è sicuramente insufficiente per le esigenze di una cittadina turistica. E’ un lavoro intrapreso, non semplice ma al quale non ci sottraiamo. Se è necessario distogliere risorse da altri settori per garantire maggiore sicurezza sarà fatto a vantaggio di una economia della città che offre ben altro oltre a questi censurabili episodi”.

Il modello turistico. Nelle sue considerazioni, il sindaco di Alba Adriatica parla di un modello di turismo che si fonda su ristorazione di qualità, turismo sportivo, eventi di alto livello investimenti importanti in riqualificazione di parchi giochi e patrimonio ambientale, lungomare e servizi rivolti alle  famiglie.

“La movida notturna incontrollata dei giovanissimi non è nelle corde dell’offerta che cerchiamo. La città ha esigenze diverse così come tutti gli imprenditori che investono e lavorano seriamente”, si legge ancora.

“Occorre isolare quei pochi che vogliono fare cassa a danno dei giovani, a discapito dell’immagine di una città laboriosa ed ospitale.

Si tratta di situazioni che stanno prendendo piede un po’ in tutta Italia ma ci sono luoghi più esposti di altri. Occorre convenire che presidiare  tutto non è facile e che solo con la condivisione degli indirizzi strategici tra settore pubblico e privato possiamo arginare questo fenomeno e promuovere una proposta turistica di qualità che ha sempre contraddistinto la nostra città.
È un nostro dovere e l’impegno è  quello di fare del nostro meglio per invertire la rotta.

Aldilà dei rinforzi è ragionevole non  sottovalutare un disagio sociale che sta emergendo con prepotenza. Disagio che va affrontato, non è un lavoro solo per le forze dell’ordine.

No a risse e violenze. “Le lunghe notti d’estate possono essere vissute senza risse e o violenze, questo la comunità chiede, necessari e fondamentali i controlli che tutte le autorità preposte stanno garantendo ma ciascuno di noi compia un passo a tutela dei giovani, innanzitutto rispettando tutte le norme vigenti  riportate nelle ordinanze da me sottoscritte e che richiamano a grande responsabilità i destinatari delle stesse”.

 

Nel frattempo per domani, 4 agosto, è previsto in prefettura una riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica richiesto dal sindaco di Alba.

 

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