Alba Adriatica, Comitato anti-erosione: la priorità è tutelare la spiaggia. Il nuovo lungomare può attendere

Alba Adriatica. “La priorità non è il nuovo lungomare ma la soluzione dell’emergenza erosione con tempi e interventi concreti”.

 

La stagione balneare appena affidata agli archivi, con tutte le implicazioni legate alla spiaggia di alimentazione, è l’occasione per i rappresentanti dei soci fondatori del Comitato antierosione, per fare un bilancio.

 

O meglio: di tracciare una linea di demarcazione ben netta su quelle che devono essere le priorità per tutelare la spiaggia di Alba Adriatica. Nel corso dell’ultima assemblea dell’organismo guidato da Corradino Cartone, gli associati hanno evidenziato una serie di problematiche ed espresso una considerazione netta su quella che è la criticità più stringente nella zona nord, ma non solo. In primo luogo, il Comitato ha come obiettivo quello di allargarsi e di ricomprendere anche altre concessioni balneari a sud dell’Hotel President alle prese con fenomeni erosivi e la problematica dei sassi sulla battigia.

“Il nuovo lungomare è importante”, la posizione del Comitato, ” ma in questo momento non è la priorità, che al contrario è la lotta all’erosione. Non ha senso pensare alla nuova riviera se prima non viene tutelata la spiaggia. Da parte della Regione vogliamo tempi certi sulla realizzazione delle barriere rigide che rappresentano solo l’unica salvezza per questo lembo di litorale, così come i fondi utili per realizzare gli scogli. Da parte dell’amministrazione comunale, invece, è necessario che l’erosione torni ad essere la vera priorità da risolvere in questo momento. Se prima non si definisce questo aspetto, non ha senso di parlare di nuovo lungomare o di Biciplan. E il sindaco deve spingere sui tavoli regionali, come accade in altre realtà territoriali, affinchè venga salvaguardata la spiaggia”.

L’intervento dell’opera di ingegneria marittima, da 2 milioni di euro, non ha sortito gli effetti sperati e la linea di costa è tornata alla scorsa primavera, prima del maxi-ripascimento. ” Qui servono le barriere, prima che la spiaggia venga azzerata definitivamente e con essa le attività che ruotano attorno al turismo nella zona nord”; chiosa il Comitato, ” e chiediamo che Regione e Comune viaggino nella stessa direzione per risolvere il problema”.

Non deleghiamo più nessuno. La posizione del Comitato è decisamente chiara anche su quelli che saranno i prossimi step operativi, oltre ad allargare il fronte degli associati. ” In questi anni”, prosegue il Comitato, ” quella che doveva essere la priorità amministrativa, la lotta all’erosione, sembra essere passata in secondo piano. Così come anche il nuovo piano demaniale ha visto bocciare tutte le osservazioni degli operatori turistici, che si aspettavano invece di essere sostenuti. Il messaggio che lanciamo è chiaro: il problema, quando non lo si tocca da vicino, non lo si affronta nella giusta maniera e dunque vogliamo essere attori protagonisti”.

Tradotto in soldoni: l’obiettivo è quello di viaggiare compatti e di non delegare nessuno alle prossime amministrative del 2023, ma di avere un ruolo attivo per mettere nell’agenda politica ed amministrativa le emergenze della spiaggia: erosione e sassi che rendono il litorale ancora più accidentato.

 

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