Alba Adriatica. L’educazione ambientale, capace di creare cultura tra i più grandi, passa attraverso varie dinamiche. Quella che hanno pensato ad Alba Adriatica rappresenta, nello specifico, una sorta di unicum.
Realizzare dei messaggi, in 14 lingue diverse, come differenziare i rifiuti e la valenza di questo percorso. Dall’italiano, all’inglese, passando per lo spagnolo, lituano, cinese e per arrivare alla lingua romanì. L’atto conclusivo di un progetto che rientra nel campo delle avanguardie educative, è stato illustrato questa mattina, nella palestra della scuola elementare di Alba Adriatica.
Un progetto nato dall’amministrazione comunale, e nello specifico dall’assessore all’ambiente Nicolino Colonnelli. Realizzato dall’istituto comprensivo (partner del progetto Service Learning Mediterraneo, con scuola capofila l’istituto Illuminati di Atri) e con il supporto della Poliservice. La società che si occupa del ciclo-integrato dei rifiuti. E tutti gli attori che hanno lavorato all’iniziativa, questa mattina, hanno sottolineato la valenza di un progetto che rappresenta, almeno a queste latitudini, una scia nuova.
Capace di unite il rispetto dell’ambiente, il riciclo dei rifiuti e non ultima, un aspetto di integrazione. “Sperimentando”, ha sottolineato la dirigente scolastica, Nadia Di Gaspare, “ un nuovo modo di lavorare nella prospettiva di una scuola che si apre e collabora con il territorio”. Sotto questo aspetto l’amministrazione comunale ha individuato nella scuola l’attore principe per veicolare un’esigenza sentita, quella di comunicare il giusto modo di differenziare i rifiuti. E lo ha fatto realizzando un video, in undici lingue diverse con protagonisti i giovani studenti, con l’obiettivo di veicolare un messaggio efficace.
