Teramo, scuolabus fermi: accuse al vetriolo tra Brucchi e sindacati

scuolabusTeramo. Il “day after” è forse peggio del giorno prima. Perché la querelle tra amministrazione, ditta Fratarcangeli che gestisce il trasporto e sindacati esplode in tutta la sua gravità.

 Procediamo per gradi: ieri, intorno alle 19, l’amministrazione comunale informa, con una nota alla stampa, che oggi “per problematiche indipendenti dalla volontà dell’amministrazione comunale”, il servizio di trasporto scolastico non sarebbe stato effettuato. In effetti questa mattina alla riapertura delle scuole, molti genitori si sono dovuti adeguare e portare loro stessi i figli a scuola.

A margine della riapertura della scuola di Piano d’Accio, il primo cittadino ha attaccato senza mezzi termini sindacati e lavoratori che ieri, a dire dell’amministrazione, avrebbero deciso di scioperare: “Ha ragione il premier Renzi che sta facendo guerra ai sindacati –  afferma Brucchi – Non abbiamo nessuna colpa del mancato trasporto dei bambini, ci è stato comunicato ieri alle 19.15. Non è tollerabile che i sindacati invitino i lavoratori a non firmare perché, se messi in mobilità, avrebbero guadagnato di più rispetto a quanto percepiscono adesso. E’ vero, c’è stata una riduzione (del monte ore per minori iscrizioni; ndg)ma ci sono 60 bambini in attesa di entrare. Risolveremo il problema nelle prossime 24/48 ore”. E poi affonda: “Chi oggi sputa nel piatto dove ha mangiato non so cosa merita, ci sono tante persone che sono in attesa di un lavoro”.

Diametralmente opposta la versione di Cgil e Cisl, riunitesi in mattinata insieme agli autisti per decidere il da farsi: “Le responsabilità non sono dei lavoratori, ma tutte dell’amministrazione comunale – spiega Luigi Scaccialepre della Cgil  – Ieri alle 15.30 l’azienda ha convocato i lavoratori proponendo una forte riduzione del salario (percepiscono dai 400 ai 900 euro e per alcuni la riduzione, a dire degli autisti, sarebbe stata anche della metà; ndg). I lavoratori non erano d’accordo ed alle 17.30 c’è stata una riunione sindacale per provare a mediare tra le parti. Abbiamo chiamato il Prefetto di Teramo e concordato che questa mattina i lavoratori sarebbero stati sul posto di lavoro, aprendo però contemporaneamente un tavolo istituzionale per risolvere il problema. Oggi apprendiamo invece dalla stampa che abbiamo proclamato uno sciopero e condizionato i lavoratori. Ieri sera intorno alle sette, tramite l’azienda, ci è stato comunicato che il servizio di trasporto era stato sospeso per volontà dell’amministrazione, perché non si era trovato l’accordo”. E prosegue: “Dire che c’è stato uno sciopero proclamato e che i sindacati hanno condizionato i lavoratori, è una cosa totalmente falsa e di una gravità inaudita se pensiamo che a dirlo sia un sindaco. I lavoratori sono assunti a tempo indeterminato: non possono essere messi in mobilità perché non ce l’hanno e non possono non presentarsi sul posto di lavoro”.

Ed i lavoratori: “Eravamo pronti a riprendere il nostro lavoro questa mattina – dicono – Non c’è stato nessuno sciopero, il nostro responsabile ci ha comunicato ieri sera che il servizio era sospeso per il mancato accordo”.

La nota dei 5 Stelle. “Il servizio Scuolabus non è stato attivato e non dato sapere quando ciò avverrà – commentano i consiglieri del Movimento 5 Stelle Fabio Berardini e Paola Cardelli – I motivi di tale incredibile negligenza sembra siano da ascrivere a sopraggiunti contrasti in merito a mutamenti negli impegni contrattuali dei dipendenti. Ricordiamo che l’affidamento in proroga, alla società Turismo Fratarcangeli Cocco di Cocco Fratarcangeli Vincenzina e C. s.a.s., è stato deliberato dalla Giunta nel luglio scorso agli stessi prezzi, patti e condizioni previsti nel contratto stipulato nel 2011. Dunque è assolutamente inammissibile che la ditta, possa disporre modifiche che incidano sull’adempimento del servizio. Tale proroga già ci aveva lasciati gravemente perplessi, data la più volte rimarcata inadeguatezza del servizio svolto, ora, siamo decisamente allarmati per la totale inaffidabilità dimostrata dalla ditta che addirittura arriva a non prestare il servizio. Pretendiamo che alla ditta Fratarcangeli sia comminata la sanzione di 3.000 euro per ogni giorno in cui il servizio non sarà erogato, come stabilito dal disciplinare di appalto e che si adottino immediatamente misure atte a ripristinare al più presto il servizio. Concludiamo affermando che le responsabilità di questa assurda situazione siano da addebitare certamente alla ditta affidataria, ma principalmente all’amministrazione e in particolare al purtroppo riconfermato, assessore Romanelli che negli anni si è occupato, a dir poco malamente, di tale servizio”.

La presa di posizione di Rifondazione Comunista. “Ci vuole veramente la faccia di bronzo di Brucchi nel presentarsi alla festa di riapertura della scuola di Piano d’Accio, esplosa l’anno scorso, spararla grossa sulle colpe dei sindacati, prontamente smentite e sapere che oggi centinaia di bambini, con conseguenti disagi per i loro genitori, non hanno potuto usufruire del servizio di trasporto scolastico per evidenti colpe del Comune da lui guidato – fa sapere Rifondazione –  Da quando si è insediato l’assessore Romanelli non ne ha azzeccate davvero neanche una! Prima se n’è uscito con il polo scolastico al posto del glorioso Comunale contestato da noi e anche dai membri del suo schieramento di centro-destra, poi con l’aumento delle tariffe degli scuolabus e la repentina inversione di marcia sugli stessi grazie alle proteste di mezza Teramo, per continuare il trasferimento dei bambini dell’asilo Peter Pan, il taglio di posti negli istituti per l’infanzia e ora anche lo sciopero degli autisti degli scuolabus ed il cerchio è chiuso. E sono passati solo quattro mesi”.

E prosegue: “Rifondazione Comunista non vuole infierire, ma è chiara la colpa del Comune. Se tu aumenti i costi, in un periodo di crisi come questo, spingi tante famiglie a rinunciare al servizio e come effetto hai che la ditta affidataria si comporta come tutte le aziende che, puntano a mantenere inalterati i profitti, tagliano le ore di lavoro ai dipendenti e chiedendo loro la stessa produttività. Gli autisti hanno fatto benissimo a protestare e da parte nostra hanno il nostro sostegno e la nostra solidarietà. Siamo sicuri che la lotta pagherà. All’assessore Romanelli, al contrario, diciamo di fare un passo indietro perché il piglio di una volta purtroppo non lo ha più”. 

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