Silvi, Scordella ad Arcigay Teramo: “Partecipo al convegno per garantire il pluralismo di idee”

Silvi. Dopo le dichiarazioni di Arcigay Teramo, pronta è stata la risposta da parte del Sindaco, Andrea Scordella, chiamato in causa visto che parteciperà alla conferenza che si terrà giovedì sera sulla proposta di Legge Zan. 

“E’ sorprendente che chi si professa paladino delle libertà e che sostiene che occorre garantire “la libertà e il pluralismo di idee di ogni cittadina e cittadino” si dica sconcertato del fatto che il sindaco accolga l’invito a presenziare a una conferenza in cui si parlerà di una proposta di legge depositata in Parlamento e della libertà educativa della famiglia. Ancora più sconcertante il fatto che l’Arcigay nel suo comunicato/protesta sostenga a priori pregiudizialmente che la proposta di legge nella conferenza che si terrà fra tre giorni sarà descritta come “una legge inutile e liberticida”, giudizio sostanzialmente diverso da quello successivamente riportato come dichiarazione del relatore della conferenza che usa ben altri termini: “legge inutile e non necessaria nel momento storico in cui viviamo”.

Il sindaco di Silvi “com’è buona consuetudine consolidata negli anni in occasione di tutte le manifestazioni culturali e sociali della città in cui è invitato, ha accettato di presenziare alla conferenza, e non a una manifestazione politica o omofobica, proprio nel segno della garanzia del pluralismo delle idee. Se questo è stato platealmente confuso con altro, per ragioni che contrastano con i principi che dovrebbero essere alla base di chi ha sollevato questa questione, non è colpa del sottoscritto ma di cattiva, non so se voluta, interpretazione dell’Arcigay di Teramo. Tanto per chiarire, aggiungo che nella mia vita privata e professionale, così come oggi nella veste politico/amministrativa di sindaco di Silvi, non ho mai discriminato nessuna persona e nessuna idea, anzi ho rispettato sempre il pensiero degli altri. Non ho mai imposto il mio pensiero o il mio modo di interpretare situazioni e fatti di qualsiasi genere ad altri, così come non mi sono mai fatto imporre, e non mi farò imporre nemmeno per il futuro, idee e convinzioni delle quali non sono pienamente convinto. Un’ultima precisazione: la conferenza non si terrà nella Chiesa ma in una delle sale parrocchiali”.

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