Vescovo e sindaco invitano Papa Francesco a Teramo

papa-francesco_h_partbTeramo. Sono due le lettere che il vescovo della diocesi di Teramo-Atri, Michele Seccia e il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, oggi a Roma in visita dal Papa, hanno consegnato al Pontefice con le quali invitano il Pontefice a venire a Teramo.

Da una parte monsignor Seccia ha ribadito “la preghiera di tutta la Diocesi per la Sua Persona e per il Ministero Petrino che Le è stato affidato in un momento delicato per la vita della Chiesa”, mentre il primo cittadino, unendosi alla richiesta del prelato, invita il pontefice a voler presiedere il solenne rito della dedicazione del nuovo Santuario di San Gabriele dell’Addolorata con le festività successive alla Santa Pasqua del 2014.

“La Sua presenza tra noi – scrive Brucchi – sarebbe oltremodo favorevole per la coincidenza con le celebrazioni del 110esimo anniversario della fondazione del settimanale diocesano ‘L’Araldo Abruzzese’, periodico ancora in pubblicazione, tra i più antichi d’Italia, punto di riferimento, nei lustri, per la comunità cattolica e la società civile. La storia e la cultura della città di Teramo – prosegue il sindaco – sono intrise del sentimento cattolico e uno dei costanti corollari di tale sensibilità, sul fronte dell’impegno della classe dirigente, è l’attenzione verso le categorie sociali più deboli. La Sua presenza, anche in questa ottica, sarebbe testimonianza della bontà di tale indirizzo. In particolare, ritengo che la Sua visita sarebbe oltremodo gioiosa per i nostri figli, per i quali, tradizionalmente e da lungo tempo, riponiamo particolare attenzione, facendo di essi l’orizzonte per le scelte e gli orientamenti che Teramo sa darsi. Mi pregio ricordare come, nella visita del 1985 alla nostra Diocesi, il Suo venerato predecessore, Beato Giovanni Paolo II, non mancò di recarsi nella nostra città, donandoci una giornata che i teramani e gli abruzzesi ricordano ancora con gioia e gratitudine. Con la profonda speranza che il desiderio che ora qui ho il privilegio di indirizzarle, possa trovare positivo esito, La ringrazio e chiedo, per la nostra comunità, la Sua paterna benedizione”.

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