Tortoreto, struttura inagibile: via i migranti dall’albergo di Salino

Via i 27 migranti della struttura ricettiva di Salino. Attraverso una comunicazione firmata nelle ultime ore dal prefetto di Teramo, è stato disposto l’immediato sgombero dell’edificio localizzato nella parte centrale della popolosa frazione di Tortoreto.

 

In passato in funzione come struttura ricettiva (Albergo Val Salino) e dallo scorso mese di luglio sede individuata come centro di accoglienza, gestito da una cooperativa, per ospitare un gruppo di richiedenti asilo politico. La decisione è figlia dell’inagibilità dell’immobile, peraltro evidenziata già la scorsa estate dal sindaco, Domenico Piccioni, che in base alla documentazione presente in municipio, aveva rappresentato al prefetto tutte le anomalie della vicenda. Aspetto che aveva generato anche la presa di posizione da parte del Comitato Salino ’92.

 

 

Sulla scorta di quel carteggio, frutto anche di un successivo sopralluogo da parte della polizia locale, inizialmente fu dimezzato il numero di ospiti da accogliere nell’ex albergo (da 50 si passò a 25), ma le verifiche non si fermarono lì. L’edificio, infatti, oltre a non essere in possesso dei criteri per l’agibilità era privo anche della certificazione di prevenzione incendi. Su questo aspetto, il comando dei vigili del fuoco ha rimesso un rapporto alla prefettura, denotando la carenza e diffidando nel tenere aperto l’albergo.

 

Da qui il provvedimento della prefettura che ha disposto lo sgombero dei locali (operazione che sarà perfezionata nelle prossime ore), mentre i 27 ospiti saranno dirottati in altre strutture della zona (si parla di Martinsicuro e Alba Adriatica). Con il trasferimento dei giovani ospiti, a Tortoreto la presenza di richiedenti asilo politico scende a 93.

 

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