Sotto accusa per un presunto giro di appalti e mazzette sono Maria Angela Mastropietro, ex dirigente del settore finanziario del Comune di Giulianova e suo marito Stefano Di Filippo; gli imprenditori Andrea e Massimiliano Scarafoni; Sergio Antonilli, imprenditore socio della Rima SAS; Carmine Zippilli, dirigente Asl; Nello Di Giacinto, ex assessore ma in questo caso coinvolto nelle vesti di privato imprenditore e Filippo Di Giambattista, nelle vesti di ex presidente della Giulianova Patrimonio.
Tutti devono rispondere a vario titolo di corruzione, tentata concussione, abuso d’ufficio e falsità in atti pubblici in materia di edilizia ed urbanistica. In aula questa mattina c’erano anche gli imputati, con i rispettivi avvocati (tra cui i legali Lettieri, Iadecola e Marconi) che hanno sollevato varie eccezioni, tra cui quella dell’insussistenza del processo apertosi oggi con rito immediato. Dopo essersi ritirati, i giudici hanno però valutato la fondatezza dell’operato della procura (fascicolo dei pm Sciarretta e De Feis) proprio per quanto concerne la richiesta del giudizio immediato.
A costituirsi parte civile sono stati il Comune di Giulianova, la Asl di Teramo, l’imprenditore Tauro e due parti offese, rappresentate dall’avvocato Alessandro Recchiuti.
Il collegio non ha ancora calendarizzato le udienze, perché si attenderà l’esito dell’udienza preliminare dell’inchiesta-bis, quella che verte soprattutto sulla lottizzazione del Lido della Palme e sulla ipotetica corruzione da tre milioni di euro. In questo fascicolo, oltre ai nomi dell’inchiesta madre, ci sono anche Ennio e Guerino Di Saverio tra gli indagati. In sostanza i due fascicoli verranno riuniti in caso di rinvio a giudizio anche per ciò che concerne l’inchiesta-bis.