Pineto, nuova pista ciclabile urbana, FIAB promuove l’opera: ‘esempio per gli altri comuni abruzzesi’ FOTO

Pineto. La realizzazione di piste ciclabili, soprattutto in ambito urbano è storicamente soggetta a proteste e indignazioni, non solo a Pineto.

l più delle volte, però, i dati dimostrano che puntare sulla mobilità ciclistica, contribuendo a sostituire l’uso dell’automobile con quello della bicicletta, porta solo vantaggi, sia da un punto di vista del decongestionamento del traffico, sia da quello della salute (meno smog, più attività fisica, ecc.), migliorando anche dal punto di vista paesaggistico le parti di città interessate rendendole più appetibili sia per le residenze che per le attività commerciali.

Tra l’altro Pineto ha ricevuto di recente la bandiera di “ComuneCiclabile”, una iniziativa della FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) che valuta i comuni italiani dal punto di vista della mobilità in bicicletta sulla base di una serie di parametri che includono le piste ciclabili ma considerano numerosi altri elementi come ad esempio le zone 30, l’avere il Mobility Manager e il disporre di una pianificazione della rete ciclabile. Pineto ad oggi è risultato il comune abruzzese con la valutazione migliore, ma questa esperienza ha anche insegnato che c’è comunque una distanza da colmare per raggiungere i comuni italiani in cima ala classifica, come ad esempio Ferrara e Pesaro.

Abbiamo quindi voluto sentire la voce di chi, di mobilità ciclistica, parla ormai da anni e, in particolare, di Giancarlo Odoardi, coordinatore FIAB per l’Abruzzo e Molise, poiché FIAB è la più grande associazione di promozione della bicicletta come mezzo di trasporto, composta da 160 associazioni presenti in tutte le regioni italiane, e che in Abruzzo in questi ultimi anni è diventata l’associazione ambientalista più capillarmente presente con ben 14 associazioni.
Ad Odoardi chiediamo quali sono i vantaggi della realizzazione di percorsi protetti all’interno del centro urbano, e in particolare il loro collegamento in rete con percorsi più ampi quali quelli della Ciclovia Adriatica.

“Le ciclabili non servono – commenta – solo a coloro che vanno in bici, ma anche a tutti i cittadini che vorrebbero usare questo salutare mezzo ma vi rinunciano perché non si sentono abbastanza sicuri senza adeguate infrastrutture come le piste ciclabili e non solo. Servono percorsi che permettano di raggiungere gli attrattori urbani a cominciare dal le scuole, e in questo la ciclabile di Pineto ha colto nel segno. Poi occorre che siano pensate in una logica di rete ciclabile, e abbiamo appreso con grande soddisfazione che l’opera, seppur pensata e realizzata in tempi molto stretti, è di fato il primo stralcio di una pianificazione a livello comunale, il cosiddetto Biciplan, che sarà il primo adottato da un comune Abruzzo. Infine gli attraversamenti: finalmente una ciclabile che mette le persone al centro, e non viene interrotta a ogni incrocio o addirittura a ogni passo carraio, come avviene invece in molte mediocri realizzazioni che vediamo nella nostra regione. Insomma una ciclabile che dal nostro punto di vista risulta “da manuale”. Non a caso diverse tra le 14 associazioni FIAB presenti in Abruzzo vorrebbero portare i proprio amministratori in visita a Pineto per mostrare cosa vorrebbero si realizzasse e come lo s realizzasse anche nelle proprie città”.

La possibilità di utilizzare le due ruote a pedali nel centro cittadino, per una città turistica balneare come Pineto, pone anche indubbi vantaggi per il turismo. Chiediamo alla referente dell’associazione locale FIAB di Pineto, Sabrina Franchi, che tra l’altro è anche un’operatrice nel campo della ristorazione e della ricettività, quali sono i vantaggi di una città a “misura di bicicletta”.

“I vantaggi sono indubbi, perché – aggiunge – una città che inizia a riservare una parte dello spazio pubblico, solitamente tutto sacrificato al transito e dalla sosta auto,è innanzitutto una città più civile e accogliente per i cittadini ancor prima che per i turisti. Sarebbe inutile realizzare ciclovie turistiche se poi chi vi transita non può visitare e vivere le città in sicurezza, e infatti questa è la formula del successo in Trentino come in Austria e nel resto d’Europa. Per molti pinetesi come me quest’opera sembra una coccarda natalizia, con quei colori vivi necessari si alla sicurezza, ma che la rendono anche attraente. Molti bambini che conosco stanno chiedendo come regalo natalizio proprio una bici perché non vedono l’ora di poter girare la propria città in libertà e sicurezza sulla nuova ciclabile, un segnale bellissimo di speranza per il futuro della nostra comunità. Certo la soddisfazione di molti fa meno notizia del fisiologico dissenso di pochi, ma siamo in tanti a chiedere piuttosto che si vada avanti in questa direzione e si dia priorità al completamento di una rete ciclabile cittadina continua e capillare”.

Quindi i vantaggi sembrano essere molto superiori rispetto ad eventuali disagi dovuti alla soppressione di qualche posto auto, con il potenziale aumento di utenti della strada che useranno la bici al posto delle quattro ruote e maggiore sicurezza per i ciclisti, in particolare per i bambini che, quotidianamente, si recano a scuola in bicicletta tramite il Bicibus.

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