In trasferta, per una partita a porte chiuse, armati di bastoni attrezzati a mo’ di manganelli. Sono stati fermati e perquisiti a Garrufo di Sant’Omero, mentre a bordo di 3 furgoni, stavo raggiungendo Luco dei Marsi, per seguire la propria squadra impegnata nella sfida contro il Pucetta (Promozione girone A).
Trenta tifosi della Nuova Santegidiese sono stati identificati e denunciati dai carabinieri di Sant’Egidio alla Vibrata, nell’ambito di un servizio di controllo finalizzato a controllare le frange di ultras “più calde” dei campionati minori. Servizio predisposto dal tenente colonnello Emanuele Mazzotta, comandante della compagnia dei carabinieri di Alba Adriatica. Tra i 30 tifosi identificati e denunciati per detenzione di armi atte ad offendere, ve ne erano 3 già gravati del Daspo, il divieto di assistere a manifestazioni sportive.
Per i tre è stato proposto alla Questura, di aggravare il divieto di assistere a manifestazioni sportive, che al contrario potrebbe essere emesso per gli altri 27 sostenitori che erano in viaggio verso Luco dei Marsi. Il controllo dei carabinieri della stazione di Sant’Egidio (coadiuvati dai colleghi delle stazioni di Bellante, Colonnella e Nereto, con circa 12 militari impegnati) è scattato dopo il provvedimento emesso dalla Prefettura de L’Aquila, che ha disposto che la sfida tra Pucetta e Nuova Santegidiese si sarebbe disputato a Luco e a porte chiuse in mancanza di problemi strutturali nell’impianto di gioco e nell’impossibilità di dividere le due tifoserie.
Nel primo pomeriggio di ieri i carabinieri hanno intercettato, a Garrufo, tra furgoncini con a bordo 30 tifosi giallorossi diretti in Marsica. Nel corso del controllo, i militari hanno rinvenuto una dozzina di bastoni con lacci (una sorta di manganello), che poi sono stati sequestrati. Oltre alla denuncia, i carabinieri hanno proposto alla Questura l’emissione dei Daspo, facendo così salire a 40 il numero dei sostenitori giallorossi gravati dal provvedimento.