Teramo, uscita scuole per ragazzi fino ai 14 anni: le decisioni dei dirigenti

Tra proroghe di convenzione fino a Natale che consentiranno di mantenere lo status quo come a San Nicolò e richieste di aiuto e comprensione alle famiglie come alla Savini, si moltiplicano nelle ultime ore le iniziative dei dirigenti scolastici alle prese con l’ultima “rogna” relativa alla sentenza della Cassazione che non consente più l’uscita autonoma degli alunni con età inferiore ai 14 anni e che costringe il personale delle scuole medie a riconsegnare i ragazzi solo ai genitori o alle persone eventualmente autorizzate.

Così, tra l’allestimento di un servizio di servizio di vigilanza, naturalmente a carico delle famiglie, e delle improvvisate organizzazioni tra genitori che si delegheranno l’un l’altro, ci si appresta ad arrivare alla fatidica data di lunedì prossimo, 13 novembre, quando scatterà l’obbligo per questa procedura.

Un pasticciaccio a cui il Governo sta cercando di porre rimedio, soprattutto dopo che è stato dichiarato ammissibile dalla commissione bilancio del Senato, l’emendamento per l’autorizzazione dei quattordicenni ad uscire da soli. Ma i tempi non saranno certo immediati.

E intanto si assiste al caos più totale, con un’ulteriore tegola per scuole e famiglie. Come faranno, infatti, i genitori che lavorano ad essere presenti tutti i giorni all’orario di uscita dei figli? E chi non ha nessun parente/amico disponibile ad andare a riprendere i figli? E’ previsto un rimborso per quanti hanno effettuato già il pagamento dell’abbonamento ai mezzi pubblici? Si è studiato un piano traffico specifico nelle vicinanze delle scuole visto l’incremento dei mezzi che nelle ore di uscita si accalcheranno in zona? E cosa accadrà se i ragazzi non saranno ripresi? Si chiameranno i carabinieri?

Lunedì, dunque, la prova del fuoco.

Impostazioni privacy