Teramo, vertenza Hatria: lavoratori chiedono tavolo istituzionale

Non si ferma il braccio di ferro tra lavoratori dell’Hatria ed azienda in seguito alla decisione di licenziare 55 operai. Anzi. Gli ultimi eventi, con i rappresentati della CoBe Capital sempre più chiusi al dialogo, hanno fatto peggiorare la situazione.
“I lavoratori esprimono netta condanna per il comportamento assunto dall’azienda che di fronte alle Istituzioni, non solo non ha inteso fornire nessuna disponibilità alla mediazione sulle soluzioni alternative ai licenziamenti, ma si è rifiutata di fornire informazioni sul piano industriale in prospettiva sul sito di S. Atto – fanno sapere la Rsu dell’Hatria, Filctem Cgil e Femca Cisl – I lavoratori nel richiamare con forza l’attenzione delle Istituzioni sulla gravissima situazione che si sta determinando richiedono che la vertenza rimanga aperta anche oltre la data del 18 ottobr, richiedendo inoltre che venga istituito un tavolo istituzionale per monitorare la vertenza Hatria”.

 

I sindacati, inoltre, “ritengono che sia fondamentale che le parti vengano convocate al più presto presso il Ministero per lo Sviluppo Economico per un’analisi della situazione attuale e sulle prospettive produttive ed occupazionali del sito di S. Atto. Pertanto l’assemblea dei lavoratori ha deciso: assemblea permanente presso il presidio in prossimità dello stabilimento nelle giornate di sabato 14 ottobre e domenica 15 ottobre; sciopero di 40 ore, distribuito in otto ore giornaliere su ogni turno di lavoro, da lunedì 16 ottobre a venerdì 20 ottobre, con blocco di ogni forma di lavoro supplementare; convocazione di un’assemblea pubblica con la partecipazione delle Istituzioni locali, dei cittadini e delle rappresentanze della società civile per giovedì 19 ottobre alle ore 16.30”.

 

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