Gran Sasso, Rifugio Franchetti chiude per problemi burocratici: interrogazione al ministro

Il rifugio Franchetti, sul Gran Sasso chiude per problemi burocratici e subito scatta l’interrogazione parlamentare.

 

Lo storico rifugio, per problemi legati alla licenza di esercizio in corso di rinnovo, ha per il momento chiuso i battenti visto che il gestore della struttura, di proprietà del Cai di Roma. Il tutto in attesa di una risposta da parte del Ministero per un rinnovo di licenza, inviato 6 mesi fa.

 

“Il rifugio Franchetti”; scrive Gianni Melilla, parlamentare di Articolo 1 Mdp, ” è uno snodo fondamentale di tutti gli itinerari escursionistici e alpinistici del Gran Sasso: la sua chiusura pone anche seri problemi di sicurezza per le migliaia di persone che frequentano le vette più importanti e alte della catena dell’Appennino.

 

Si tratta di un danno enorme per il turismo escursionistico nel Parco Nazionale d’Abruzzo ed anche economico e di immagine in considerazione che da luglio sono in corso i lavori di sistemazione delle tante bellissime ferrate del Gran Sasso (da Danesi a Ventricini, da Brizio al sentiero per il bivacco Bafile e a Ricci), e di rinnovo delle segnavie e dei sentieri di alta quota per importi di tanti milioni di euro”.

La risposta del sindaco di Pietracamela Michele Petraccia

“Non c’è NESSUNA RICHIESTA di licenza di esercizio relativa al rifugio Franchetti”, si legge in un post su Facebook di questo pomeriggio nel profilo del primo cittadino di Pietracamela, Michele Petraccia, “in giacenza presso gli uffici del Comune di Pietracamela. Ad oggi non è stata depositata nessuna istanza in merito, è quindi clamorosamente infondata la notizia che mette in correlazione la chiusura del rifugio con una inadempienza dell’Amministrazione a guida del sottoscritto che anzi sta garantendo già il massimo impegno e disponibilità per risolvere l’annosa vicenda in collaborazione con il gestore della struttura”.

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