Pineto, morte Marco Calabretta: la famiglia denuncia quattro infermieri

La famiglia di Marco Calabretta denuncia altri quattro infermieri per la morte del bambino di nove anni nel settembre di due anni fa.

L’avvocato Giulio Calabretta ha infatti presentato una denuncia-esposto alla procura contro i quattro infermieri intervenuti per primi allo stadio Mariani Pavone di Pineto, dove Marco stava giocando a calcio. Per la parte civile l’accusa è di concorso in omicidio colposo, perché a processo, con rito abbreviato, c’è già un medico del 118: Darush Barhi.

E proprio domani uno degli infermieri verrà ascoltato dal gup Canosa nell’ambito del rito abbreviato condizionato all’audizione di un teste (l’infermiere, per l’appunto).

Ma l’avvocato della famiglia delinea anche una falsità in atti sia degli infermieri che di un professore universitario abruzzese per una relazione già depositata e che, sostanzialmente, andrebbe contro quanto stabilito dai consulenti nominati dalla procura in merito alla morte di Marco. 

Chiaramente sarà la procura a stabilire se aprire un nuovo fascicolo in relazione a quanto denunciato dalla famiglia.

Il medico del 118 è finito a processo per non aver utilizzato il defibrillatore (secondo l’accusa, anche se il pm Giovagnoni aveva chiesto dapprima l’archiviazione, poi rigettata dal gip con opposizione della famiglia). 

Marco morì per una fibrillazione ventricolare dovuta ad una malformazione congenita, secondo le risultanze dell’autopsia. 

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