Teramo, Giornata della Legalità: non solo per Falcone e Borsellino

Ricordare non solo Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ma anche i tanti che, in silenzio, compiono, anche a costo della loro stessa vita, il proprio dovere per il bene della collettività: questo è il filo conduttore che ha caratterizzato la Giornata della Legalità a Teramo.

Una giornata che si è svolta in due momenti: al mattino all’Università degli Studi, con il coinvolgimento di circa 1.500 alunni provenienti da circa 50 scuole d’Abruzzo e nel pomeriggio il corteo nel centro storico. Le attività si sono svolte in tre aule parallele: nell’aula dedicata alla “Scuola che vogliamo, 13 scuole abruzzesi hanno presentato le loro buone pratiche. L’aula “Spazio legalità” è stata dedicata a progetti scolastici, performance e riflessioni sul senso della cittadinanza attiva. L’Aula “Polis della Legalità” ha presentato percorsi di orientamento dalla scuola primaria all’Università con performance e presentazioni di esperienze anche di alternanza Scuola-Lavoro.

In contemporanea alle attività nelle aule è stato attivato nello spazio esterno del campus universitario, il “Villaggio della Legalità” dove gli alunni della scuola primaria hanno preparato in vari laboratori, gli striscioni con le frasi e i colori della Legalità. Lo spazio è stato arricchito dagli stand allestiti dalle Forze dell’Ordine: Polizia Di stato, Carabinieri, Forestale, Guardia di Finanza, con mezzi speciali e attrezzature utilizzate nella loro quotidianità e le esibizioni delle unità cinofile.

Fulcro della mattinata di riflessione è stata l’Aula magna dell’Università dove, grazie all’attore Piero Sparacino e ai rappresentati delle Consulte Studentesche, i ragazzi hanno avuto un approccio molto coinvolgente sul tema della mafia. Focus anche sulla tragedia di Rigopiano con la squadra del Soccorso alpino della Guardia di Finanza, che intervenne sul luogo del disastro.

La riflessione è andata avanti con il parroco di Scampia, Don Aniello Manganiello e altri momenti di approfondimento sul tema della giustizia e della legalità. Nel pomeriggio, si è svolta la manifestazione in piazza con un corteo, che si è snodato dal Palazzo di Giustizia di fino scalinata del Duomo e al quale hanno preso parte circa 3 mila studenti.

In testa, lo striscione ufficiale della manifestazione sorretto dai magistrati e dai rappresentati delle Istituzioni. La giornata si è conclusa con la lettura da parte del prefetto di Teramo, Graziella Patrizi, dei nomi delle vittime della strage di Capaci e Via D’Amelio.

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